COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
a cura di Elisabetta Villa e Mauro Miceli Le uova sono ampliamente consumate da tutteLA PRATICA DEL DIGIUNO COME STRATEGIA ALIMENTARE: IL CORSO DI FORMAZIONE
Diritti a Tavola è media-partner di un nuovo evento formativo di grande attualità che siSHORT
NEWS
COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
Di Elisabetta VillaLA PRATICA DEL DIGIUNO COME STRATEGIA ALIMENTARE: IL CORSO DI FORMAZIONE
Di Monica GrantHOT
NEWS
COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
Di Elisabetta VillaLA PRATICA DEL DIGIUNO COME STRATEGIA ALIMENTARE: IL CORSO DI FORMAZIONE
Di Monica Granta cura di Elisabetta Villa e Mauro Miceli
Le uova sono ampliamente consumate da tutte le fasce d’età all’interno del sistema alimentare globale.
E’ oramai di cultura pubblica il pensiero per cui il consumo di uova sia associato ad un aumento del colesterolo, che le uova siano estremamente dannose per le nostre arterie e che non se ne possano consumare più di 3 a settimana.
Tutte informazioni verissime, giusto? Mah, abbiamo molti dubbi….
Per avere un’idea più chiara si potrebbe chiedere ad Emma Morano, una donna italiana che ha festeggiato il suo 117° genetliaco.
Ma qual è stato il segreto dell’elisir di lunga vita di questa donna?
Basta andare a vedere la sua dieta: si suppone che mangiasse fino a 3 uova crude al giorno per un totale di 100mila uova in 100 anni, tant’è vero che il suo medico di base affermò che sicuramente dall’età di 60 anni ella aveva consumato almeno 65000 uova…
Quindi tutte le informazioni sopra riportate sono attendibili? Non pare proprio!
FLASH
NEWS
COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
a cura di Elisabetta Villa e Mauro Miceli
Le uova sono ampliamente consumate da tutte le fasce d’età all’interno del sistema alimentare globale.
E’ oramai di cultura pubblica il pensiero per cui il consumo di uova…
LA PRATICA DEL DIGIUNO COME STRATEGIA ALIMENTARE: IL CORSO DI FORMAZIONE
Diritti a Tavola è media-partner di un nuovo evento formativo di grande attualità che si terrà il 24 febbraio 2024 a Roma, in via Don Carlo Gnocchi n. 3 ed in contemporanea diretta streaming “LA PRATICA DEL DIGIUNO COME STRATEGIA ALIMENTARE”.
UNA TAVOLA DI DOLCI FRITTI LUNGA 3000 ANNI
a cura di Elisabetta Villa e Mauro Miceli
Le uova sono ampliamente consumate da tutte le fasce d’età all’interno del sistema alimentare globale.
E’ oramai di cultura pubblica il pensiero per cui il consumo di uova sia associato ad un aumento del colesterolo, che le uova siano estremamente dannose per le nostre arterie e che non se ne possano consumare più di 3 a settimana.
Tutte informazioni verissime, giusto? Mah, abbiamo molti dubbi….
Per avere un’idea più chiara si potrebbe chiedere ad Emma Morano, una donna italiana che ha festeggiato il suo 117° genetliaco.
Ma qual è stato il segreto dell’elisir di lunga vita di questa donna?
Basta andare a vedere la sua dieta: si suppone che mangiasse fino a 3 uova crude al giorno per un totale di 100mila uova in 100 anni, tant’è vero che il suo medico di base affermò che sicuramente dall’età di 60 anni ella aveva consumato almeno 65000 uova…
Quindi tutte le informazioni sopra riportate sono attendibili? Non pare proprio!
Il ruolo del colesterolo
Per fare chiarezza sarebbe più apprezzabile prima capire chi è e cosa fa il colesterolo.
Si tratta di una molecola organica appartenente alla classe dei lipidi e, più nel dettaglio, degli steroli. Si tratta di uno sterolo con caratteristiche anfipatiche, ovvero…
Quando arriva il Carnevale, e comunque per tutta la fascia temporale che inizia dopo l’Epifania e si conclude con l’ultima settimana di Quaresima nella tradizione cristiana, viene un gran pullulare di specialità dolciarie, di cui mi preme ricordare in particolare i cenci di svariate versioni, frittelle, zeppole, bomboloni, bugie, chiacchiere, castagnole e chi più ne ha più ne metta, tutte accomunate da una grande bontà e soprattutto fondate sulla frittura.
Viene spontanea una domanda: quanto si può abusare di questa tipologia di specialità dolciaria senza avere una ricaduta a livello salutistico?
Infatti, è luogo comune sentire discorsi da parte di medici o nutrizionisti, o comunque addetti del settore, e più recepiti dal pubblico generale – in cui viene demonizzata la frittura, addicendo a questo metodo di cottura ragioni per cui essa ingrassa, fa male al fegato e altera i valori dei grassi nel sangue, colesterolo in particolare.
Ma le cose stanno così veramente?
Considerando la questione da un’ottica generale, la frittura, se fatta a dovere, è un metodo di cottura che può e deve far parte di una dieta sana; preserva infatti le proprietà nutrizionali dell’alimento, possiede un alto potere saziante, ha un contenuto moderato di calorie (in funzione però di ciò che si va a friggere), migliora e stimola le funzioni depurative del…
ALTRI ARTICOLI
UNA TAVOLA DI DOLCI FRITTI LUNGA 3000 ANNI
"LA RICETTA DI IERI" di De Cibi Historia. ? In ogniLA CELLULA ADIPOSA E LA RISPOSTA INSULINICA: IL LATO OSCURO DEI DOLCI NATALIZI
Pillole di riflessioni metaboliche a cura di Mauro Miceli edCome può cambiare l’alimentazione in seguito ad eventi di violenza subita
Dopo un’esperienza traumatica si verificano diversi cambiamenti che possono interessarePSICHIATRIA E INFERTILITÀ: “MAI, FORSE, HO PAURA, CE LA FAREMO”
L’infertilità è una situazione molto frequente soprattutto nel mondo occidentale.ASPETTI BIOCHIMICI E BIOMOLECOLARI DELLA INFERTILITÀ
Nel corso dell’evento formativo “STILI DI VITA PER LA FERTILITA’LA STERILITÀ DI COPPIA: NUOVE PROCEDURE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE PER UNA PATOLOGIA CHE AVANZA
Con sterilità di coppia si vuole evidenziare la mancanza di[stock_ticker symbols=”AAPL,MSFT,INTC,AMD,NVDA,ATML,HPQ” show=”” zero=”” minus=”” plus=”” static=”” nolink=””]
WEEKLY
REPORT
COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
THE
CATEGORY
WEATHER
TODAY
[icit_weather city=”Moscow” country=”RU” celsius=”false” breakdown=”true” display=”right” background_day=”black” background_night=”#000″ credit=”false” mph=”true” primary_day=”#000″ ]
HOT
a short stories
- COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
- Ape chiama Pianeta Terra. Pianeta Terra rispondi?
- Convegno “Gli integratori alimentari nell’attuale quadro normativo”
- Formaggi DOP e quote latte: si va in Corte di Giustizia UE
- Quote latte: il Gip di Roma dispone l’archiviazione
- Restituzioni agli allevatori? Istituita la Commissione ministeriale di verifica “quote latte”
best
review
[soccer-info id=’1′ type=’table’ limit=’12’ icon=’icon’ /]
SMALL
NEWS
COLESTEROLO: NON FATEVI ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE DAI MITI
a cura di Elisabetta Villa e Mauro Miceli Le uova sono ampliamente consumate da tutteLA PRATICA DEL DIGIUNO COME STRATEGIA ALIMENTARE: IL CORSO DI FORMAZIONE
Diritti a Tavola è media-partner di un nuovo evento formativo di grande attualità che siI DOLCI FRITTI : GUSTARLI AL MEGLIO EVITANDO DANNI
Quando arriva il Carnevale, e comunque per tutta la fascia temporale che inizia dopo l’EpifaniaSPORT NEWS
Quando arriva il Carnevale, e comunque per tutta la fascia temporale che inizia dopo l’Epifania e si conclude con l’ultima settimana di Quaresima nella tradizione cristiana, viene un gran pullulare di specialità dolciarie, di cui mi preme ricordare in particolare i cenci di svariate versioni, frittelle, zeppole, bomboloni, bugie, chiacchiere, castagnole e chi più ne ha più ne metta, tutte accomunate da una grande bontà e soprattutto fondate sulla frittura.
Viene spontanea una domanda: quanto si può abusare di questa tipologia di specialità dolciaria senza avere una ricaduta a livello salutistico?
Infatti, è luogo comune sentire discorsi da parte di medici o nutrizionisti, o comunque addetti del settore, e più recepiti dal pubblico generale – in cui viene demonizzata la frittura, addicendo a questo metodo di cottura ragioni per cui essa ingrassa, fa male al fegato e altera i valori dei grassi nel sangue, colesterolo in particolare.
Ma le cose stanno così veramente?
Considerando la questione da un’ottica generale, la frittura, se fatta a dovere, è un metodo di cottura che può e deve far parte di una dieta sana; preserva infatti le proprietà nutrizionali dell’alimento, possiede un alto potere saziante, ha un contenuto moderato di calorie (in funzione però di ciò che si va a friggere), migliora e stimola le funzioni depurative del fegato, e in ultima analisi, è molto gratificante sia al palato che a livello psicologico, anche perché il fritto dona un sapore particolare e gradito praticamente a tutti i cibi.
Per quanto riguarda la questione legata al colesterolo, in realtà non…