ANCHE LA CELLULA VA IN PENSIONE: STRATEGIE PREVENTIVE E NUTRIZIONALI PER UNA GODIBILE TERZA ETÀ

L'analisi dei processi che inducono alla senescenza cellulare. Presentazione del corso GERONTOLOGIA: LA SCIENZA DEL FUTURO
Pubblicato su Gennaio 07, 2025, 8:12 pm
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Chi manda la cellula in pensione?

Per scoprirlo basterà seguire il corso di formazione del 7 e l’8 febbraio organizzato da U.P.A.I.Nu.C. presso l’Università Unicusano.

GERONTOLOGIA: LA SCIENZA DEL FUTURO. LA DISCIPLINA DELLA LONGEVITÀ IN SALUTE E NEL BENESSERE

Qui verranno sviscerati in dettaglio tutti gli aspetti cellulari-molecolari, nutrizionali e non solo.

Non molti, per esempio, sanno la differenza tra geriatria e gerontologia: mentre la prima va a occuparsi degli aspetti medici della disciplina, trattandosi appunto di una branca medica, la seconda entra più nel dettaglio studiando i processi dell’invecchiamento nei suoi aspetti biologici, cognitivi e psicologici.

IL CICLO CELLULARE

Per quanto concerne gli aspetti biologici, il punto di partenza, se si vuole andare ad investigare i processi che inducono alla senescenza cellulare, è proprio il ciclo cellulare, che, seppur considerato obsoleto, è il motore primario di questo complesso ma affascinate processo. È proprio da qui, infatti, che partono alterazioni e mutazioni, che porteranno all’arresto definitivo, all’apoptosi cellulare o a danni delle strutture subcellulari.

Avendo ben sviscerato il processo del ciclo cellulare non si può non porre l’accento sui principali biomarcatori e geni della senescenza. Una delle principali cause che inducono la cellula alla senescenza è il danno al DNA: nonostante esistano, infatti, diverse tipologie di cellule senescenti, in tutti i casi questa condizione può essere indotta in risposta a molti segnali di danno genetico. Ovviamente questi processi si vanno a ripercuotere sul corretto funzionamento dei principali organelli cellulari in quanto la senescenza, per tutte le motivazioni sopraelencate, comporta uno stato di arresto proliferativo presumibilmente irreversibile, in cui le cellule rimangono metabolicamente attive e secernono una gamma di fattori pro-infiammatori. Si arriva così alla conclusione del processo, conclusione sicuramente infelice in quanto la complessità di questi fattori pro-infiammatori induce ad un’infiammazione sistemica fino ad arrivare a una sequela di patologie geriatriche; tra queste verrà posto l’accento sulla resistenza insulinica e sul ruolo dei diacilgliceroli.

Tale patologia, associate all’età avanzata, induce a lipotossicità, terminologia usata per descrivere l’effetto deleterio dell’accumulo tissutale di grasso sul metabolismo del glucosio, che a sua volta induce a un aumento dei livelli plasmatici ed intramiocellulari di metaboliti lipidici tossici (come acil-CoA a lunga catena, diacilgliceroli e ceramidi) che svolgono un ruolo preponderante nella patogenesi dell’insulino resistenza muscolare ed epatica.

Inoltre, anche in questo caso non viene a mancare l’aspetto pro-infiammatorio, in quanto gli adipociti, soprattutto del grasso viscerale, producono adipochine che raggiungono distretti a distanza (quali il muscolo, il fegato e le arterie), dove producono effetti deleteri sul metabolismo e sulla corretta funzione vascolare.

Verranno trattate anche le principali patologie neurodegenerative della terza età, come l’Alzheimer, ma ci si andrà a concentrare su un argomento di fondamentale importanza quando si parla di patologie: la prevenzione.

In particolar modo la prevenzione per la senescenza cellulare, e tutte le patologie che ne derivano, è supportata dal ruolo della nutrizione e di sostanze nutraceutiche, con un particolare riguardo ai così detti “grassi buoni”, ponendo l’accento sia sull’impiego di fitoterapici o micoterapici, nell’anti-aging, che su quella di specifici regimi alimentari.

ALIMENTAZIONE, ATTIVITA’ FISICA E GESTIONE DEL DOLORE

Non bisogna inoltre dimenticare che, per affrontare al meglio il processo di invecchiamento tissutale, l’alimentazione va integrata con l’attività fisica, la quale va letteralmente a svolgere un ruolo terapeutico; tende infatti non solo a migliorare la senescenza cellulare, rallentandola e andando a svolgere un effetto anti-aging, ma va anche a sostenere la prevenzione e il miglioramento di patologie geriatriche, quali la sarcopenia e le patologie muscolo scheletriche, come l’artrosi e l’osteoporosi, tutte argomentazioni che verranno ben approfondite durante il corso.

Infine, è noto che senza una buona salute mentale quella del nostro corpo lascerebbe molto a desiderare, infatti il corso si occuperà anche di questo, andando a toccare argomentazioni significative, come la gestione del dolore durante il periodo geriatrico, e porrà l’accento su come la psicologia e la psichiatria possono e devono intervenire in condizioni di deficit cognitivo, mediante ipnosi e il conosciuto metodo delle 3R (RI-membrare, RA-mmentare, RI-cordare – Lupardini 2018).

Venite quindi a conoscere l’invecchiamento cellulare e i metodi per contrastarlo e a scoprire i segreti dell’anti-aging perché, se la scienza spiega come si invecchia allora chi meglio di lei sa spiegare come rallentare questo processo?

La ricetta per l’elisir di eterna giovinezza, o quasi, verrà quindi rilasciata il 7 e l’8 febbraio al Corso U.P.A.I.Nu.C. presso l’Università Unicusano.

GERONTOLOGIA: LA SCIENZA DEL FUTURO. LA DISCIPLINA DELLA LONGEVITÀ IN SALUTE E NEL BENESSERE

Elisabetta Villa

Tesista - Ricercatrice Biologia Cellulare e Molecolare presso l'Università Tor Vergata di Roma

Tesista - Ricercatrice Biologia Cellulare e Molecolare presso l'Università Tor Vergata di Roma