Inauguriamo e presentiamo la rubrica sulla cultura alimentare dedicata a “la Storia tra i fornelli”.
Cibi Historia: perché questo titolo?
Siamo convinti che l’alimentazione, il cibo e la possibilità di accesso ai mercati siano da sempre indicatori potentissimi delle condizioni sociali di un popolo e delle aperture, traffici e commerci verso realtà culturali coesistenti, spesso anche sorprendentemente lontane.
La Storia viene fatta nei Palazzi e nei Castelli, nelle Piazze e spesso purtroppo nei Campi di Battaglia; ma ognuno di questi momenti non può non avere un riflesso positivo o drammaticamente negativo nella vita quotidiana; chiunque ricordi anche solo i racconti dei nostri genitori e nonni nell’Italia della guerra sarà d’accordo con noi.
Non ti preoccupare caro viandante del web che hai deciso di sostare in queste righe: sarà nulla di paludato, nulla di accademico.
Vogliamo sia una passeggiata con occhi curiosi e divertiti tra i mercati, le dispense, le cucine e le tavole dei nostri progenitori più lontani.
Se tu lettore vorrai seguirci, cercheremo di curiosare tra cucine etrusca, romana, medioevale e rinascimentale, attraverso un percorso scientifico, ma certamente leggero e rilassato, per scoprire i loro gusti, per stupirci delle assonanze, così come delle diversità fragorose, con i nostri gusti attuali.
Fattori comune di questo percorso di storia tra i fornelli sono:
- la soluzione ai tre grandi problemi della produzione, della conservazione e del trattamento dei cibi, in considerazione delle tecnologie disponibili;
- l’apertura culturale verso prodotti nuovi e tradizioni gastronomiche diverse che venivano sperimentate, adottate o adattate ai gusti locali; la funzione sociale del “mangiare insieme”;
- la quantità, inattesa a volte, di informazioni disponibili, siano queste provenienti da scavi archeologici e ricerche storiografiche recenti, che da testi di autori antichi.