Firmato il decreto “Contrassegni vini a docg e doc”

Firmato il 27 febbraio il decreto attuativo dell'art.48, comma 9, del Testo Unico del Vino, che disciplina i contrassegni per i vini a Denominazione protetta.

Pubblicato su Febbraio 28, 2020, 7:01 pm
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Il MIPAAF comunica che il 27 febbraio è stato firmato il decreto attuativo dell’art.48, comma 9, del Testo Unico del Vino, che disciplina i contrassegni per i vini a Denominazione protetta.

Vengono determinate, in particolare, le caratteristiche e le diciture dei contrassegni per i vini a Denominazione protetta, con indicazione delle modalità per la fabbricazione, l’uso, la distribuzione, il controllo ed il costo.

Il decreto ministeriale stabilisce, altresì, le caratteristiche e le modalità applicative dei sistemi di controllo e tracciabilità alternativi.

“Con questo Decreto” ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova, “rafforziamo la tutela delle produzioni di eccellenza nazionale, semplifichiamo il processo di acquisizione delle cosiddette fascette, riducendo costi e tempistica, aggiungiamo un ulteriore tassello per confermare il primato della qualità. In sintesi, alcuni degli obiettivi prioritari che abbiamo ribadito, in accordo con l’intero settore, anche nell’ultimo incontro del gennaio scorso, finalizzato a condividere il percorso di insediamento della Cabina di Regia del Vino”.  

La cosiddetta “fascetta“, recante il sigillo della Repubblica, apposta su molti vini a DOC e su tutti i vini a DOCG, si conferma “contrassegno di Stato”, a garanzia delle produzioni di eccellenza nazionali.

Le misure di semplificazione

Il DM  introduce alcune misure di semplificazione del processo di acquisizione dei contrassegni da parte degli operatori, riducendone costi e tempistica di distribuzione.

Tra le misure di semplificazione, appaiono di rilievo: 

  • la riduzione dei costi dei contrassegni (da un minimo del 12 % fino ad un massimo del 20%) rispetto a quelli attualmente sostenuti dagli operatori;
  • la possibilità per le aziende di ritirare uno stock di contrassegni corrispondente al quantitativo di vino atto a divenire DO detenuto dall’imbottigliatore (il precedente decreto prevedeva la consegna di fascette solo in base al prodotto certificato); ciò consente alle aziende di avere a disposizione più rapidamente le fascette necessarie; 
  • l’introduzione di un nuovo formato di contrassegno di piccole dimensioni per rispondere alle esigenze manifestate in tal senso dalle imprese in relazione alla varietà dei formati delle bottiglie.

Il Decreto reca, altresì, le disposizioni per l’attuazione del Sistema di controllo e tracciabilità telematico per i vini confezionati a D.O.C. e a I.G.T., ai sensi dell’articolo 48, comma 8, della legge.

L’articolo definisce le caratteristiche e la gestione del sistema di tracciabilità alternativo al sistema delle “fascette”.

Redazione