Celiachia è soprattutto donna. La differente risposta immunitaria e la resistenza ai virus.

Relazione annuale sulla celiachia del Ministero della Salute. Gli studi citati: perché la celiachia colpisce soprattutto le donne che però resistono meglio ai virus.

Pubblicato su Aprile 06, 2020, 6:15 pm
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Il 13 febbraio scorso è stata depositata dal Ministero della Salute la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia – Anno 2018, realizzata dalla Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione.

La celiachia, classificata come malattia cronica, è una condizione permanente che impone a chi ne affetto di escludere rigorosamente il glutine dalla propria dieta.

Dai dati elaborati nella Relazione annuale sulla celiachia emerge che circa l’1% della popolazione italiana è celiaco.

In Lombardia la celiachia ha raggiunto nel 2018 quota 38.420, seguita dal Lazio con 21.020 celiaci.

Le realtà territoriali con una incidenza percentuale maggiore di celiachia, in rapporto alla popolazione, sono la Toscana e la Provincia Autonoma di Trento con lo 0,45 %, seguite da Sardegna e Valle D’Aosta con lo 0.44 %.

La celiachia colpisce più le donne

Su un dato si è soffermata la relazione: la malattia è diagnosticata più nel sesso femminile.

Dei 214.239 celiaci, infatti, 150.919 sono donne e 63.320 uomini.

La relazione riporta una possibile spiegazione sulla ragione per cui quasi 2/3 della popolazione affetta da celiachia è di sesso femminile.

La celiachia, infatti, “è una patologia con tratti di auto-immunità che colpisce prevalentemente la popolazione femminile e si scatena quando il sistema immunitario, deputato a difendere l’organismo da batteri, virus e altri nemici, per errore comincia ad aggredire il glutine e una molecola presente in tutte le cellule e tessuti dell’organismo, la transglutaminasi tissutale”.

La risposta immunitaria delle donne rispetto a quella degli uomini

La risposta immunitaria nelle donne è particolarmente sviluppata e veloce.

Il sistema immunitario delle donne è più “aggressivo” come probabile conseguenza del proprio ruolo biologico che nel corso dell’evoluzione per difendersi dagli agenti infettivi e dalle infezioni post-parto.

In relazione alla celiachia, ma con evidente valenza generalizzata, si evidenzia la differente predisposizione al controllo del sistema immunitario da parte di uomini e donne, che trova conferma peraltro dal più elevato tasso di mortalità infantile nei maschi a causa di infezioni.

La Relazione annuale sulla celiachia, depositata peraltro poco prima dell’emergenza sanitaria in Italia da Covid-19, sembra anticipare una questione di cui si è discusso ricorrentemente in questi giorni.

Alcuni studi clinici richiamati nella Relazione “hanno evidenziato che gli estrogeni, i principali ormoni femminili, possono avere un ruolo attivo nello stimolare la risposta contro i virus, mentre il testosterone, il principale ormone maschile, giocherebbe un ruolo di soppressore della risposta infiammatoria”.

Genetica: la risposta ai virus e le malattie autoimmuni

La genetica, inoltre, ha mostrato che molti tratti del DNA che controllano il sistema immunitario si trovano sul cromosoma X.

Da qui, la possibile risposta ai dati acquisiti:

la risposta anche nel DNA
  • tutte le cellule delle donne possiedono ben due cromosomi X che potrebbero predisporre maggiormente il sesso femminile allo sviluppo di malattie autoimmuni come conseguenza della maggiore reattività ed aggressività dei linfociti, cellule fondamentali del sistema immunitario;
  • il sesso maschile, invece, avendo un cromosoma Y e un unico cromosoma X, sono più predisposti alle immunodeficienze ed in ogni caso hanno una reazione inferiore contro i virus.

In sostanza, per alcuni studiosi, il sesso femminile ha un sistema immunitario più reattivo e “aggressivo” contro le infezioni, ma lavorando di più ha più occasioni di sbagliare facendo sviluppare malattie autoimmuni tra cui la celiachia.

(fonte Ministero della Salute)

Donne, più celiachia ma meno infezioni virali?

Dalla lettura della Relazione annuale sulla Celiachia emerge dunque che le donne, vuoi per i cromosomi X vuoi per gli estrogeni, hanno una maggiore resistenza ai virus.

Nel leggere le motivazioni scientifiche, non possiamo non andare a confrontare alcuni dati ufficiali relativi ad altre patologie in Italia.

I dati epidemiologici confermano le statistiche di cui sopra:

  • maggiore incidenza nelle malattie autoimmuni (approssimativamente, rapporto donna – uomo: artrite reumatoide 4:1, tiroide di Hashimoto 5:1, Sindrome di Sjogren 10:1):
  • minore incidenza per le malattie virali (approssimativamente, rapporto donna – uomo: HIV 1:5, epatite B 1:3 ed epatite C 1:2, decessi Covid-19 1:3).

Sulla mensa ed i diritti del celiaco, leggi articolo

Redazione