Covid-19: informativa al Senato. Anticipazioni sulla Fase 2 e riaperture delle attività.

I cinque punti delle misure: chiarimenti su test sierologici e app. Riaperture omogenee sul territorio nazionale. Misure di sostegno.

Pubblicato su Aprile 21, 2020, 4:20 pm
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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito al Senato sulle recenti iniziative per fronteggiare l’emergenza Covid-19, sul piano interno e sulle ipotesi sul piano sovranazionale.

“La pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza” è stata la premessa dell’informativa.

Alcune anticipazioni sulle prossime iniziative per la Fase 2.

La strategia delle misure

Cinque sono stati i punti fondamentali con cui è stata sintetizzata la strategia elaborata dal Governo, come ha riferito il Premier:

  • Mantenere e far rispettare a tutti i livelli le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale
  • Rafforzare le reti sanitarie del territorio come arma principale per combattere il virus; particolare attenzione è stata riservata alle case di cura e residenze sanitarie assistenziali ove si è verificata un’esplosione incontrollata dei contagi
  • Intensificare in tutto il territorio la presenza di Covid Hospital come strumento fondamentale della gestione ospedaliera dei pazienti;
  • Uso corretto dei tests, sia molecolari (i tamponi, strumento certo di identificazione del virus) sia di quelli sierologici (ad esempio, analisi del sangue), utili strumenti di indagine e conoscenza epidemiologica anche al fine di predisporre un piano nazionale che potrà fotografare efficacemente lo stato epidemiologico del nostro Paese. Al riguardo il Premier ha comunicato che lo scorso 17 aprile è stata indetta dal Commissario Arcuri su richiesta del Ministero della Salute una gara in procedura semplificata per la fornitura di kit reagenti e consumabili per effettuare 150.000 test utili ad un’indagine campione, con possibile estensione di ulteriori 150.000 test. Entro il 29 aprile ci potrebbe essere la sottoscrizione del contratto.
  • Rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti e di teleassistenza con l’utilizzo di nuove tecnologie). A questo proposito, in relazione all’applicazione di cui si parla in questi giorni, il Presidente Conte ha precisato che l’uso della tecnologia sarà offerta su base volontaria e non obbligatoria; chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni di movimenti d altri pregiudizi.

Sul sito della Protezione civile, è consultabile il sistema “Analisi Distribuzione Aiuti” (ADA), aggiornato in tempo reale e dedicato a dispositivi ed apparecchiature per il contrasto al Coronavirus, distribuiti ogni giorno dalla Protezione Civile.

Anticipazioni sulla Fase 2

I dati hanno confermato l’efficacia delle misure adottate, ma la fase successiva dovrà consentire il riavvio di tutte le attività secondo un “progressivo ma ordinato allentamento delle misure”.

Il Comitato di esperti istituito con DPCM 7 aprile 2020 sta agendo di concerto con il comitato tecnico scientifico, per garantire le precondizioni di sicurezza.

Si sta elaborando un programma di progressive aperture, “omogeneo su base nazionale”, che consenta di “riaprire buona parte delle attività produttive ed anche commerciali”, tenendo sotto controllo la curva del contagio in modo da intervenire se “si rinnalzi oltre una certa soglia”, commisurata alla specifica recettività delle strutture ospedaliere delle aree di riferimento.

Per l’avvio della Fase 2, dovrà essere garantito il rispetto dei Protocolli, a partire da quello firmato con i Sindacati il 14 marzo scorso e poi aggiornato.

Il programma, una volta completato, sarà discusso con tutti i soggetti interessati.

Le misure di sostegno all’economia

Il decreto-legge 23/2020 è attualmente all’esame delle Camera dei deputati per la sua conversione in legge.

Tre le direttive del provvedimento:

  • Misure di sostegno alla liquidità delle imprese;
  • Misure di tutela degli asset strategici nazionali
  • Misure fiscali volte a prorogare le scadenze e ad incentivare le spese sostenute dalle imprese per riaprire in sicurezza.

In previsione nuove manovre per “una cifra non inferiore a 50 miliardi di euro che si aggiungeranno ai 25 miliardi già stanziati, per un intervento complessivo non inferiore a 75 miliardi di euro”.

Tale ulteriore ricorso al disavanzo sarà finalizzato al finanziamento di varie misure, tra cui il rafforzamento del personale sanitario, protezione civile e sicurezza, la proroga degli ammortizzatori sociali tra cui cassa integrazione anche gli indennizzi per autonomi e partita IVA, misure di sostegno a piccole imprese.   

Redazione