Frodi alimentari: la Relazione annuale 2018 al Piano Nazionale Integrato (PNI)

Pubblicata la Relazione annuale 2018 al Piano Nazionale Integrato 2015-2019 sui controlli ufficiali svolti nella filiera alimentare contro le frodi alimentari

Pubblicato su Settembre 21, 2019, 8:31 pm
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Il Ministero della Salute ha pubblicato la Relazione annuale 2018 al Piano Nazionale Integrato (PNI) 2015-2019 sui controlli ufficiali svolti nella filiera alimentare contro le frodi alimentari.

Cos’è il Piano Nazionale Integrato

Il Piano Nazionale Integrato ha due finalità: orientare i controlli ufficiali per la sicurezza alimentare e contribuire alla lotta alle frodi alimentari nell’intera filiera produttiva.

Proprio per tale ragione, le attività di controllo sulle produzioni alimentari vengono integrate con quelle relative ad altri ambiti strettamente correlati (sanità e benessere animale, alimentazione zootecnica, sanità delle piante e tutela dell’ambiente).

Il PNI 2015-2019 viene redatto dal Ministero della Salute in coordinamento con le altre amministrazioni competenti per i diversi settori, secondo il dettato di cui al Regolamento (CE) n.882/2004 e alla Decisione 2007/363/CE.

PNI relazione annuale 2018 – fonte www.salute.gov.it

Il piano, originariamente quadriennale, è stato prorogato al 2019 dalla Conferenza Stato-Regioni con Intesa del 6 settembre 2018.

La Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (DGISAN) del Ministero rappresenta il Punto di contatto nazionale per il PNI.

Ad essa è affidato il coordinamento delle attività di predisposizione del PNI e delle relazioni annuali che lo compongono.

La relazione annuale PNI

La relazione PNI espone le attività svolte dalle differenti amministrazioni e organi di polizia nei settori dell’igiene, della sicurezza e della qualità per alimenti, mangimi, benessere animale, sanità animale, sanità delle piante.

Se da un lato ha finalità esplicativa verso ciò che è stato fatto contro le frodi alimentari, dall’altro diventa strumento per il coordinamento e la programmazione delle attività di controllo future.

Il documento è il frutto della collaborazione e del coordinamento di tutte le Amministrazioni del settore: Ministero per le Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regioni e Province autonome, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, reparti specializzati dei Carabinieri per la tutela della Salute e Carabinieri per la tutela Agroalimentare, Capitanerie di porto, Guardia di Finanza.

La struttura della Relazione annuale 2018

La relazione annuale al PNI è suddivisa in 5 capitoli; di seguito la sintesi.

le attività di controllo si effettuano anche mediante audit – © Diritti a Tavola
  1. Attività svolta: descrive le attività svolte dalle Autorità competenti nell’ambito delle seguenti aree di interesse: Alimenti; benessere animale; Importazioni e scambi; Mangimi; Sanità animale; Sanità delle piante; Sottoprodotti
  2. Risultati: illustra i risultati ottenuti nelle attività svolte contro le frodi alimentari, con particolare riferimento alle non conformità riscontrate;
  3. Provvedimenti: raccoglie le misure adottate per garantire l’efficacia del piano ed è suddiviso in due sezioni: Capitolo 3a. Azioni Correttive: relativo alle misure adottate nei confronti degli operatori al fine di garantirne la conformità. Si tratta, per lo più, di azioni conseguenti al riscontro di non conformità; pertanto il Capitolo 3a comprende le stesse aree di interesse dei capitoli precedenti; Capitolo 3b. Interventi per il miglioramento del sistema dei controlli: relativo alle azioni tese a garantire l’efficace funzionamento del controllo ufficiale. In questo Capitolo, oltre alle aree di interesse già elencate, sono presenti anche argomenti trasversali, quali la Formazione e le attività istituzionali svolte dai Laboratori Nazionali di Riferimento;
  4. Verifiche: illustra i risultati dei sistemi di verifica atti a garantire la qualità, l’imparzialità, la coerenza e l’efficacia dei controlli ufficiali. I sistemi di verifica adottati in Italia sono: Audit sulle autorità competenti e sugli organismi di controllo; Monitoraggio dei livelli di assistenza (LEA) in sanità veterinaria e sicurezza degli alimenti;
  5. Obiettivi PNI 2015/2019 e Conclusioni: riunisce i principali elementi utili per la valutazione dell’andamento del Sistema Paese. Tre i sottocapitoli:
    1. Capitolo 5a. Obiettivi PNI 2015/2019: fornisce un quadro d’insieme di tutte le attività ricadenti nelle quattro filiere scelte per gli obiettivi strategici del PNI 2015-2019: olio d’oliva, latte e derivati, molluschi bivalvi, miele ed altri prodotti dell’alveare;
    2. Capitolo 5b. Analisi Critica e Conclusioni: illustra l’autovalutazione effettuata da ciascuna amministrazione relativamente alle attività descritte nei capitoli precedenti
    3. Capitolo 5c. Integrazioni e Valutazione: comprende le sezioni “Ulteriori elementi di analisi” e “Valutazione”. In particolare:
  6. La sezione “Ulteriori elementi di analisi” raccoglie i contributi relativi a:
    1. Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF);
    2. Ambiente;
    3. Corpi di polizia: Capitanerie di Porto, C.do Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, C.do C Tutela della Salute, Guardia di Finanza;
    4. Flusso EFSA per le zoonosi
  7. Nella sezione “Valutazione” è pubblicato il documento di valutazione complessiva e analisi critica dei dati in funzione della sicurezza degli alimenti, predisposto dall’Istituto Superiore di Sanità sulla base di tutti gli elementi illustrati nella relazione.

I dati relativi alla macroarea degli Alimenti

Riportiamo la sintesi dei dati relativi all’anno 2018 diffusi dal Ministero della Salute per il settore alimentare:

prelevati oltre 50 mila campioni di prodotti alimentari – © Diritti a Tavola
  • sono state effettuate 510.440 ispezioni su 1.335.753 attività produttive riscontrando 33.895 non conformità; sono state altresì elevate 7.285 sanzioni, 509 denunce di reato e 957 sequestri.
  • Sono stati inoltre eseguiti 9.874 audit riscontrando 2.852 esiti non conformi.
  • Sono stati prelevati n. 50.481 campioni di prodotti alimentari e bevande su cui sono state effettuate n. 129.504 analisi, con una media di circa 2,6 ricerche analitiche per campione e riscontrando 1.476 non conformità. 
  • Tra le tante altre attività di controllo previste da specifiche normative di settore, si evidenzia che, in attuazione del Piano Nazionale per la ricerca dei Residui negli animali e nei prodotti di origine animale (PNR), sono stati prelevati 32.893 campioni, per un totale di 325.383 determinazioni analitiche.
  • I campioni risultati irregolari sono stati complessivamente 81, nell’ambito del piano mirato (0,1% non conformità), extrapiano (0,5 % non conformità) e su sospetto (4,8% non conformità).
  • I 38Nuclei Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità, coordinati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, hanno eseguito 51.194 controlli, di cui 31.479 di interesse dei settori del PNI. Le verifiche svolte hanno consentito di individuare non conformità presso 10.672 degli obiettivi oggetto di controllo. Le attività di indagine hanno consentito di acclarare anche gravi episodi di criminalità che hanno determinato l’arresto di 13 persone.
  • Sono state, inoltre, denunciati all’Autorità Giudiziaria 1.605 titolari di esercizi o aziende della filiera alimentare e segnalate 10.006 persone all’Autorità Amministrativa per violazione delle normative di autocontrollo alimentare, etichettatura e tracciatura dell’origine dei prodotti.
  • Il MIPAAFT-ICQRF nel 2018 ha effettuato 54.098 controlli antifrode, controllando circa 53.000 prodotti. L’attività finalizzata al controllo della qualità merceologica e la lotta alle frodi dei prodotti alimentari e dei mangimi, s’è concretizzata nello svolgimento di 50.142 controlli, di cui 37.957 controlli ispettivi e 12.185 analisi di campioni. A seguito delle irregolarità riscontrate sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria: 622 soggetti, elevate 3.970 contestazioni amministrative e 2.605 diffide. Sono stati eseguiti 490 sequestri per un valore di circa 33 milioni di euro.

Le operazioni delle forze di polizia giudiziaria contro le frodi alimentari

In tema di contrasto alle frodi agroalimentari, le diverse forze di polizia giudiziaria hanno svolto le seguenti attività:

I controlli nella filiera dei prodotti ittici sono stati nel 2018 oltre 26 mila – © Diritti a Tavola
  • Le Capitanerie di Porto hanno espletato 26.127 controlli lungo l’intera filiera dei prodotti ittici. I settori che hanno visto il maggiore interesse, in particolare, sono i controlli espletati presso ristoranti, venditori ambulanti, pescherie, automezzi adibiti al trasporto dei prodotti ittici e grossisti, i quali rappresentano il 77%, rilevando 2.895 illeciti.
  • I Carabinieri per la tutela Agroalimentare hanno posto in essere attività e controlli contro le frodi alimentari che hanno consentito di: sequestrare oltre 1.1 milioni di chilogrammi di prodotti agroalimentari per un controvalore di oltre 6.5 milioni di euro; denunciare all’Autorità Giudiziaria 95 persone e 4 arresti, accertare 457 violazioni amministrative per un controvalore oltre 1,22 milioni di euro.
  • La Guardia di Finanza a tutela degli interessi del consumatore ha eseguito operazioni per cui  sono stati complessivamente sottoposti a sequestro oltre 1000 tonnellate di prodotti agroalimentari solidi e oltre 207 mila litri di generi alimentari liquidi, oggetto di frode commerciale e/o sofisticazione.

Il controllo alle frontiere

Il controllo alle frontiere finalizzato alla tutela della sicurezza alimentare viene svolto dagli uffici periferici del Ministero della Salute (PIF e USMAF), in coordinamento con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Questi i dati riferiti per il 2018:

  • Posti di Ispezione di Frontiera (PIF).
    • Le partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano presentate per l’importazione attraverso i PIF italiani nel 2018 sono state 40.840.
    • Le partite soggette a controllo fisico sono state 20.391 di cui quelle campionate 1.847.
    • In seguito alle irregolarità rilevate nel 2018 sono state, inoltre, disposte 162 non ammissioni all’importazione (164 del 2017) di cui 92 con rispedizione delle partite, 68 con distruzione, mentre due partite sono state destinate alla trasformazione.
  • Uffici di Sanità Marittima Aerea di Frontiera (USMAF).
    • 159.197 partite totali in importazione sottoposte a controlli ufficiali, di cui due terzi circa sono alimenti di origine non animale e per il restante terzo invece i materiali a contatto con gli alimenti (MOCA).
    • Sul 100 % delle partite è stato eseguito il controllo documentale, gli alimenti di origine non animale controllati hanno riguardato 106.116 partite, sono stati effettuati 3.781 campionamenti, di cui 214 hanno riguardato i respingimenti.
  • Agenzia delle Dogane dei Monopoli, infine, in collaborazione con le altre autorità nazionali ha efficacemente rafforzato il presidio a protezione della salute e della sicurezza dei consumatori e per la tutela del mercato, mediante l’esecuzione di controlli mirati selezionati sulla base di criteri di rischio.

Le conclusioni sulle frodi alimentari

Articolata la sezione relativa all’Analisi critica dei dati 2018 sulle frodi alimentari.

Si prende atto dell’adeguatezza complessiva, anche nel 2018, del sistema dei controlli ufficiali (nel testo con l’acronimo CU) da parte delle Autorità competenti (AC), con la continuazione del trend positivo degli anni precedenti verso un progressivo adeguamento ai Regolamenti comunitari del “Pacchetto Igiene” ispirati al principio della valutazione del rischio e della categorizzazione basata sul rischio degli operatori del settore degli alimenti e dei mangimi.

www.salute.gov.it

Indicata la nuova sfida; “garantire l’adeguamento del sistema dei CU alle nuove regole introdotte dal Regolamento (UE) 2017/625 che diverrà attuativo in data 14 dicembre 2019, nonché dagli atti delegati (pari a 6) e di esecuzione (pari a 11) che discendono dal regolamento stesso.

I dati, del resto, confermano “l’efficacia delle attività mirate e/o indirizzate svolte dalle altre AC/organi di controllo, incluse le forze di polizia dal PNI che ha permesso una individuazione rapida e/o puntuale di Non Conformità e comportamenti illeciti con ricadute dirette e/o potenziali sulla sicurezza alimentare”.

Per consultare la Relazione annuale 2018 al PNI, clicca qui

Redazione