Scheda del libro “L’età delle spezie” dell’editore
Per un lungo periodo, che è durato secoli e secoli (dall’età romana al Settecento), le spezie sono state necessarie. Non beni superflui o lussuosi, come vuole la vulgata oggi imperante, ma beni primari, a larga diffusione, accessibili a nobili, ecclesiastici e mercanti, così come a calzolai, muratori e contadini: insomma, prodotti per tutte le tasche.
Questa è la storia insolita che il libro ci racconta, frutto di una ricerca accurata e innovativa, che si è avvalsa, oltre che dei soliti ricettari, di fonti spesso trascurate: lettere di mercanti, liste della spesa, libri dei conti, opere letterarie e pittoriche, diari di viaggiatori, indagini archeologiche e rilevazioni di prezzi e salari.
Ma perché le spezie erano indispensabili?
La risposta è nel sistema di cottura, rimasto per tanto tempo inalterato nella sua primitiva semplicità: il risultato erano vivande insipide, per niente appetibili. Inevitabile allora il ricorso a forti condimenti correttivi, alle spezie per l’appunto: nessuna pietanza, neppure un piatto semplice o popolare, poteva farne a meno.
Le cose cominciarono a cambiare nel Seicento, quando, sull’onda dell’evoluzione degli strumenti culinari avviata in precedenza nelle corti rinascimentali italiane, in tutta Europa prese a soffiare il vento della «rivoluzione dei fornelli», che consentì finalmente, attraverso la regolazione del calore, sia di esaltare le caratteristiche specifiche dei cibi, sia di realizzare le preparazioni più raffinate.
La sorte delle sostanze esotiche era così segnata, anche se non il loro definitivo tramonto. Non più regine come un tempo, le spezie hanno saputo riciclarsi, accontentandosi di accompagnare i nostri cibi, ma conservando sempre un po’ di quel luccichio lasciato dai fasti del passato.
Ed è in quel periodo di gloria che l’autore ci porta, dosando sapientemente accuratezza storica, ironia e puro piacere del racconto.
“L’età delle spezie”: la nostra recensione
Il sottotitolo del libro ci ha incuriosito: Un viaggio tra i sapori dall’antica Roma al Settecento.
Un viaggio lungo oltre duemila anni con unico filo conduttore: le spezie.
Potrebbe apparire eccessivamente impegnativo, ma leggendolo in effetti stupisce la semplicità con cui l’Autore racconta la storia delle spezie in un contesto altamente scientifico, tra citazioni classiche e excursus storici.
Un libro, dunque, non solo per addetti ai lavori.
Non importa se la passione del lettore sia la storia o la letteratura, l’alimentazione o la botanica: L’età delle spezie è un libro che incuriosisce e che soddisfa.
La storia inizia con la “semplicità culinaria come arma ideologica a difesa delle antiche virtù italiche”, fatta propria da Manio Curio Dentato e declamata da Catone il Censore: ma l’austerità lascia spazio al desiderio di mostrare ricchezza e potere partendo dalla tavola, profumando di Oriente le pietanze.
Le pagine volano quindi nella Storia, raccontando storie e tradizioni che profumano di spezie.
Dall’ironia di Plauto per chi era solito “condire le erbe con altre erbe” alla nota spese per l’acquisto delle spezie da utilizzare nei banchetti nuziali (durati tre mesi) per le nozze dei genitori di Matilde di Canossa, dal significato simbologico delle pietanze a base di airone o pavone nei banchetti alla cultura encicopedia racchiusa in una sola novella del Sermini.
Zenzero, zafferano, chiodi di garofano, cannella diventano ingredienti non soltanto per ricette culinarie di successo, a dimostrazione della cultura e potenza dell’ospite, ma anche per cure medico-filosofiche secondo teorie elaborate da Ippocrate o Galeno.
Il libro non dimentica la “rivoluzione dei fornelli” e l’ingresso nel panorama culinario italiano di the, caffè e cioccolata, con racconti ed approfondimenti che i cultori di tali alimenti non possono perdere.
Un’ottima lettura, dunque, dedicata a chi vuole approfondire o semplicemente conoscere un mondo che ha appassionato esperti di cucina, di dietetica e di rimedi naturali.
L’età delle spezie. Viaggio tra i sapori dall’antica Roma al Settecento (link pubblic.)
- Copertina flessibile: 267 pagine
- Editore: Donzelli (26 luglio 2018)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8868438054
- ISBN-13: 978-8868438050