Residui di prodotti fitosanitari in Italia: livello di protezione adeguato nel 2017

Il Ministero della Salute pubblica i risultati dei controlli ufficiali negli alimenti del 2017

Pubblicato su Agosto 12, 2019, 6:11 pm
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Il Ministero della Salute ha pubblicato il report del ministero della Salute sul controllo dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti: “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti – risultati in Italia per l’anno 2017”.

I dati sono emersi dall’analisi di circa 11.500 di campioni di alimenti analizzati per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari.

I campioni con risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente sono stati 109, con una percentuale quindi di irregolarità pari all’0.9%.

fonte www.salute.gov.it

L’Italia si pone così al di sotto della media europea (2.5%), per cui il Dicastero rileva un livello di protezione del consumatore “adeguato”. 

Il report contiene “le elaborazioni relative ai risultati dei controlli dei residui di pesticidi in alimenti per l’anno 2017 sull’ortofrutta, sui cereali, su alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, le elaborazioni riguardanti i baby food, quelle relative ad altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi , etc), i risultati del piano coordinato comunitario sia a livello nazionale che a livello regionale, i risultati sui prodotti di origine biologica e su alcuni alimenti di origine animale”.

Il campionamento nel settore ortofrutticolo

Nel settore ortofrutticolo, questi i dati relativi ai residui di prodotti fitosanitari:

  • sono stati analizzati 6593 campioni di ortofrutticoli;
  • 89 campioni sono risultati non regolamentari, con residui di prodotti fitosanitari superiori al limite di legge;
  • la percentuale di irregolarità è pari allo 1,3 %;
  • i campioni di frutta irregolari sono stati 44 su 3558 (1,2%);
  • i campioni di ortaggi irregolari sono stati 45 su 3035 (1,5%);
  • i campioni di ortofrutticoli regolamentari, intesi come somma di campioni privi di residui (3342) e di campioni con residui inferiore al limite di legge (3162), sono stati 6504, pari al 98,7% del totale;
  • nell’ambito dei campioni regolamentari il 50,7% è risultato privo di residui, mentre il 48,0% con residui entro i limiti previsti dalla legge;
  • la percentuale di frutta risultata priva di residui é pari al 38,2%, contro il 65,3 % degli ortaggi;
  • i campioni con residui inferiori al LMR costituiscano il 60,6% della frutta e il 33,2% degli ortaggi.
i campionamenti nel settore ortofrutticolo (fonte www.salute.gov.it)

Residui zero per baby food, olio e vino

Buone notizie per l’alimentazione infantile: nei baby food non sono stati riscontrati residui di pesticidi, e quindi sono risultati rispettare tutti i limiti massimi di residui.

In particolare, sono stati assoggetati ad analisi prodotti nelle seguenti percentuali:

  • alimenti di proseguimento 37,3%;
  • alimenti per lattanti 28,0%;
  • alimenti destinati ai lattanti e ai bambini pari al 22,7%;
  • alimenti trasformati a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini 12,0%.

Non sono state riscontrate irregolarità anche per l’olio ed il vino sono risultati, mentre nei cereali e negli altri prodotti la percentuale d’irregolarità è risultata essere diminuita rispetto all’anno precedente.

“Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti – risultati in Italia per l’anno 2017” – clicca qui

FOCUS NORMATIVO

Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande é disciplinato dal Regolamento CE 882/2004 del 29 aprile 2004, al fine di verificare e garantire la conformità dei prodotti alle disposizioni legislative dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica.

Il controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti é previsto dal citato Regolamento 882/2004 nonché dal Regolamento (CE) N. 396/2005, per salvaguardare la sicurezza alimentare, garantendo un livello elevato di protezione del consumatore.

Il Regolamento (CE) N. 396/2005 disciplina i livelli massimi di residui (LMR) in alimenti e mangimi di origine vegetale e animale e stabilisce che vengano effettuati controlli per la verifica del rispetto di tale regolamento.

I controlli sono eseguiti anche ai sensi del Regolamento UE N. 662/2016

Il programma nazionale è regolamentato attraverso il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1992, che definisce i piani annuali di controllo sui residui dei prodotti fitosanitari, nonché le attività di controllo da effettuarsi ai sensi del Regolamento UE N. 662/2016.
Il regolamento UE N. 662/2016 ha previsto, per l’anno 2017, il campionamento di alcune tipologie di alimenti di origine vegetale trasformati e non trasformati, alimenti di origine animale, baby food e prodotti biologici presenti sul mercato europeo e maggiormente consumati in Europa.

Il citato regolamento ha avuto validità fino al 31 dicembre 2017, abrogato dal Regolamento di esecuzione (UE) 2018/555 della Commissione del 9 aprile 2018.

Per i collegati regolamenti, clicca qui

I valori dei limiti massimi di residui sono anche consultabili on line sempre sul sito della Commissione Europea. Per la consultazione, clicca qui

In Italia, come riporta il Report, non solo viene verificata la conformità al regolamento suindicato ma viene anche stabilita la conformità al Regolamento (CE) N 1107/2009.
Nel rapporto pubblicato dal Ministero della Salute sono riportati in dettaglio i risultati dei controlli di residui di fitosanitari in alimenti per il secondo il Regolamento (CE) N. 396/2005, ma viene dato anche un accenno alle irregolarità al Regolamento (CE) N. 1107/2009.

Infatti “viene valutato non solo il superamento del limite massimo di residuo ma anche la presenza di un principio non autorizzato per la coltura analizzata”.

Per i baby food (alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e bambini e negli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento) viene valutata anche la conformità al DPR
N.128/1999
(ed allegato 1) ed al Decreto Ministeriale 9 aprile 2009, n. 82 che attuano le direttive 2006/125/CE e 2006/141/CE.

I prodotti biologici devono essere conformi al Regolamento (CE) N. 834/2007; viene quindi verificata anche la presenza di residui non consentiti nei prodotti biologici.

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Redazione