Nel primo mese del 2020 tante le operazioni dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) a garanzia della sicurezza alimentare sul territorio nazionale, in collaborazione con le Autorità territoriali e sanitarie.
Sequestri di integratori alimentari nel Veneto; in Sardegna controlli sulle mense scolastiche
Nel Veneto, l’omessa notifica al Ministero della Salute, prevista per legge, ha portato al sequestro oltre 1.250 confezioni di integratori alimentari presso un’impresa commerciale nella provincia di Verona. Analogo provvedimento in provincia di Vicenza: presso un’azienda operante nel commercio online sequestrati integratori alimentari per un valore di settemila euro, anche essi per omessa notifica. Sempre nel veronese, sono stati post sotto sequestro, presso una macelleria – minimarket, 49 litri di olio di oliva per violazione delle norma sulla tracciabilità ed oltre un quintale di alimenti vari (zucchero, thè, lievito) privi di indicazioni in lingua italiana.
Controlli in una mensa scolastiche a Cagliari: la legale rappresentante di un’impresa affidataria del servizio mensa di un complesso scolastico sardo è accusata di frode in commercio in quanto venivano somministrati alimenti differenti da quelli indicati dal capitolato d’appalto. Inoltre, la preparazione dei pasti per celiaci veniva effettuata “senza che nel manuale di autocontrollo fossero predisposte le relative procedure operative”.
Gravi violazioni in tema di sicurezza alimentare presso due ristoranti etnici e una pizzeria
Il NAS di Firenze ha denunciato il titolare di un ristorante etnico per commercio di prodotto ittico ritenuto nocivo per comprovata presenza di un batterio. A conclusione di altra indagine di controllo, ha inoltre sottoposto sequestro 70 kg circa di molluschi rinvenuti su un furgone condotto dal titolare di una pescheria, in quanto privi di rintracciabilità.
L’omessa attuazione del sistema di HACCP e la presenza di sei lavoratori irregolari, accertate dal NAS di Catanzaro nel corso di un’ispezione eseguita unitamente al NIL di Vibo Valentia, hanno comportato la sanzione di quasi 25.000 euro nei confronti del titolare di un pub – pizzeria.
A seguito di un’operazione del NAS di Livorno, è stata disposta la sospensione dell’attività di un ristorante etnico, per un valore di circa 250.000 euro, per le scarse condizioni igienico-sanitarie e strutturali dei locali e per l’omissione dell’indicazione di allergeni nel menù.
A Roma, controlli nella grande distribuzione
Il NAS di Roma ha eseguito nel mese di gennaio 2020 diversi accertamenti nel settore della grande distribuzione degli alimenti e hanno:
- sequestrato 40 kg di alimenti privi di tracciabilità per un valore di euro 850 circa
- segnalato una persona per la mancata applicazione del piano di autocontrollo e per le carenze strutturali della sua attività;
- sequestrato amministrativamente 80 bottiglie riportanti etichetta irregolare;
- chiuso, con la collaborazione del personale dell’ASL Roma/6, un deposito di alimenti e bevande per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo e gravi carenze igienico sanitarie;
- sequestrate amministrativamente quasi 2700 confezioni di latte e circa 50 lattine di birra con termine minimo di conservazione oltrepassato;
- elevato sanzioni amministrative per un valore totale di 33.000 euro
- sequestrato circa 22 tonnellate di dolci stoccati all’interno di un deposito abusivo.
Sicurezza alimentare: controlli per acqua, vino e bibite
Nell’ambito dell’operazione “Ghost Wine”, condotta dal NAS di Lecce e dal personale dell’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF), sono stati sottoposti a sequestro 89 contenitori di varia capacità, all’interno dei quali erano custoditi 10.000.000 litri di “prodotto vinoso” a basso costo, spacciato “come bevanda di qualità o addirittura biologica, Doc e Igt”.
Analoga operazione sempre in Puglia: il NAS di Bari ha sequestrato circa 600 bottiglie di vino rosso “risultate contraffatte in quanto prive del contrassegno di stato (realizzato su carta non filigranata) e riportanti un codice ICQRF riconducibile ad uno stabilimento diverso rispetto a quello dichiarata in etichetta”.
Il NAS di Salerno, unitamente al
personale della locale ASL, ha eseguito accertamenti presso un deposito
all’ingrosso di bibite e hanno:
– sequestrato 5550 bottiglie in pet contenenti acqua minerale, detenute in
cattivo stato di conservazione poiché riposte su pedane, ricoperte di sudicio
ed esposte direttamente ai raggi solari;
– chiuso 3 depositi, adibiti allo stoccaggio di bibite varie, a causa delle
loro precarie condizioni igienico- sanitarie e strutturali;
– ordinato la risoluzione di lievi criticità, riscontrate nei restanti ambienti
ispezionati, entro venti giorni.
Il titolare della struttura è stato deferito
all’Autorità Giudiziaria. Il valore dei provvedimenti adottati ammonta a circa
300.000 euro, dei quali 2.000 riferiti agli alimenti.
Sequestro di 400.000 bottiglie d’acqua a Palermo, presso un grossista destinato a rifornire alcuni supermercati siciliani, “in quanto le confezioni erano esposte al calore diretto dei raggi solari, senza alcuna protezione che attenuasse gli agenti atmosferici”.
Controlli e sequestri per pane, carne e pesce
Sempre il Nas di Palermo ha effettuato controlli nell’industria ittica della provincia di Agrigento: provvedimenti a carico di una persona per la detenzione di oltre due tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione e a carico del titolare di altra azienda “per aver posto in vendita quasi 3.000 vasetti di tonno sott’olio riportante un luogo di confezionamento erroneo”.
Il NAS di Napoli, unitamente al personale della A.S.L. NA/3 SUD DS 52 di Ottaviano, a seguito di accertamenti presso una macelleria ha adottato provvedimenti per oltre un milione di euro, ponendo sotto sequestro oltre due tonnellate di prodotti carnei privi di tracciabilità e chiudendo, “con divieto assoluto d’uso, un manufatto sito nelle pertinenze della macelleria e usato per il congelamento delle carni e la stagionatura degli insaccati”. Nell’ambito delle operazioni a contrasto della panificazione abusiva, invece, ha deferito una persona in stato di libertà, con sanzioni per € 6.000, per aver “trasformato la propria abitazione privata in un vero e proprio panificio, con due forni a legna alimentati da pallett e fogli di compensato, senza alcuna riguardo per la salute e per le emissioni pericolose in atmosfera e utilizzando scarichi reflui privi di autorizzazione”.
Sequestri nel settore ittico anche nelle Marche: il NAS di Ancona ha” denunciato il responsabile di uno stabilimento per aver detenuto quasi una tonnellata di alimenti in cattivo stato di conservazione”.
Il NAS di Bologna ha eseguito controlli nella filiera dolciaria e presso una ditta emiliana, ha sequestrato amministrativamente quasi 10 tonnellate di alimenti custoditi in un container mai notificato alla competente autorità sanitaria e sequestrato cautelativamente 4 quintali di materie prime riportanti un termine minimo di conservazione decorso, in alcuni casi anche da diversi anni (valore complessivo circa € 35.000).
Fonte NASNotizie, Ministero della Salute www.salute.gov.it