Al fine di mantenerne fittiziamente un aspetto fresco e attraente per la clientela, 16 macellerie della provincia di Torino trattavano indebitamente con bisolfito di sodio le carni poste in vendita.
La circostanza è stata accertata a seguito di controlli da parte dei Carabinieri del NAS di Torino nella filiera agroalimentare, con particolare attenzione alla produzione, conservazione e vendita delle carni piemontesi.
Inizialmente sono state ispezionate circa dieci macellerie ed, a seguito di campionamento, è stato constatato che la metà di queste avevano posto in vendita carni trattate con bisolfito di sodio.
I controlli si sono quindi estesi, con il supporto dell’A.S.L. Città di Torino – S.C Veterinaria B e dell’IZS: delle 60 macellerie ispezionate nella provincia di Torino, 16 avevano effettivamente trattato le carni con tale sostanza.
Disposto il sequestro delle carni trattate
Disposto il sequestro su circa 568 chili di carne ed eseguito il sequestro di tre macellerie, per un valore complessivo di circa € 700.000.
Sono quattro le persone deferite alla competente Autorità giudiziaria poiché ritenute responsabili del reato di cui all’art. 516 del codice penale
Art. 516 c.p.
Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032.
Il bisolfito di sodio (NaHSO3) è un composto chimico utilizzato come additivo alimentare con la nota formula E222. Utilizzato per il vino ed i succhi di frutta, è vietato nella lavorazione delle carni fresche proprio per i rischi generali alla salute.
Come tutti i solfiti, inoltre, potrebbe procurare gravi ed anche letali danni a ignari consumatori allergici.
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