Le Autorità Doganali cinesi (GACC) hanno confermato ufficialmente l’approvazione del certificato sanitario e della lista dei macelli abilitati a esportare in Cina carni suine congelate e sottoprodotti della macellazione di provenienza italiana.
Con questi due passaggi, dunque, si dà attuazione operativa al protocollo di intesa firmato a Roma lo scorso mese di marzo in occasione della visita in Italia del Presidente Xi Jinping.
“Oggi tocchiamo con mano quanto siano ottime le relazioni con la Cina”– dichiara all’esito il ministro della Salute, Giulia Grillo. “Raggiungiamo così un grande risultato per il nostro Paese, frutto della capacità di fare sistema. Penso che aprire le carni suine al mercato più grande del mondo darà un impulso importante alla nostra filiera”.
Le relazioni tra i due Paesi registrano, così, un importante passo in avanti sul tema della reciproca fiducia nei sistemi di controllo ufficiale per la sicurezza alimentare.
Le autorità cinesi hanno concesso, per la prima volta, l’abilitazione di una lista di stabilimenti italiani senza preventiva ispezione.
Sarà l’Italia ad effettuare le valutazioni sanitarie, competente il Ministero della Salute.
Già dall’8 luglio 2019 è nuovamente possibile esportare seme bovino e bufalino dall’Italia verso la Cina, avendo l’amministrazione generale delle Dogane cinesi pubblicato l’elenco delle ditte italiane autorizzate al commercio.
Elenco delle ditte autorizzate ad esportare seme bovino e bufalino dall’Italia verso la Cina
Riapertura delle esportazioni, dunque, dopo la rimozione del bando per il virus di Schamellenberg a dicembre 2017, con la firma dell’accordo da parte del ministro della Salute, nel corso della visita di Stato del Presidente cinese Xi Jinping a marzo 2019.