A Bologna, la 31^ edizione di SANA il Salone internazionale del biologico e del naturale.

Dal 6 al 9 settembre 2019 a Bologna si terrà la 31esima edizione di SANA

Pubblicato su Agosto 23, 2019, 1:59 am
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Si terrà a Bologna dal 6 al 9 settembre 2019 la 31esima edizione di SANA il Salone internazionale del biologico e del naturale, organizzato da BolognaFiere, in collaborazione con Assobio e Federbio, con i patrocini del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e il supporto di ITA, Italian trade agency.

SANA é organizzato da BolognaFiere con la partecipazione di Federbio ed Assobio (www.sana.it)

Gli Organizzatori non hanno dubbi: SANA è molto di più di un evento fieristico. Raffigura la destinazione per il business collegato al mondo del biologico, la piattaforma di confronto culturale sui temi a esso collegato, il luogo in cui incontrare operatori provenienti da tutto il mondo.

Prevista la presenza di oltre mille espositori

SANA 2019 vedrà la partecipazione di oltre 1.000 espositori in 60.000 mq di superficie espositiva.

L’evento prevede 3  macro settori:

  • FOOD, che avrà per protagoniste le più importanti aziende del settore alimentazione biologica italiana e internazionale (padiglioni 28, 29 e 30);
  • CARE&BEAUTY, lo spazio dedicato ai produttori di cosmetici biologici e naturali, prodotti per la cura del corpo, integratori alimentari, prodotti/servizi naturali per la cura della persona (padiglioni 25 e 26);
  • GREEN LIFESTYLE, che proporrà, infine, tecnologie, prodotti e soluzioni ecocompatibili, per uno stile di vita sano e responsabile.

Un programma ricco di eventi

Il confronto sul tema del BIO si svolgerà con un ricco programma di convegni, workshop e seminari e un’importante azione di incoming di delegazioni commerciali estere in arrivo da 30 Paesi.

L’edizione 2018 di SANA (www.sana.it)

Confermata, anche nel 2019, la presentazione dell’Osservatorio SANA (a cura di Nomisma): il focus di questa edizione è dedicato al posizionamento competitivo del Bio Made in Italy sui mercati esteri.

In linea con le tematiche affrontate, la ristorazione durante l’evento sarà plastic free.

Hanno collaborato all’organizzazione Federbio, federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali, ed Assobio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici.

“Il legame con Sana rappresenta un punto fermo per FederBio che si rafforza costantemente: si tratta di una delle manifestazioni sul biologico più importanti a livello internazionale che mette in evidenza la crescita costante del settore e rappresenta un momento d’incontro e confronto fondamentale” ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio .

Maria Grazia Mammuccini – Presidente Federbio

Ma non solo Salone internazionale, precisa “Quest’anno Sana avrà una valenza particolarmente rilevante, visto che l’avvio della manifestazione sarà preceduto dagli Stati Generali del biologico dal titolo significativo Dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio. Siamo a un passaggio strategico nel quale l’agricoltura biologica e biodinamica, basate sull’approccio agroecologico, stanno diventando il riferimento strategico per l’agricoltura del futuro in grado di conciliare sostenibilità economica, sociale e ambientale oltre a rappresentare un approccio efficace nel contrasto al cambiamento climatico. È necessario quindi fare il punto per attrezzarci con tutto ciò che serve ad affrontare al meglio questa fase di consolidamento del settore”.

Italia leader nella produzione biologica

Alla presentazione dell’evento, Assobio ricorda che l’Italia è tra i leader della produzione biologica a livello globale. Ed i numeri lo confermano:

  • maggiori produttori di agrumi al mondo (il 27% dell’intera superficie agrumicola italiana è biologica);
  • primo Paese europeo per l’ulivo (è biologica oltre il 20% della superficie nazionale a oliveti), per la frutta (quasi 25mila ettari, oltre l’11% della superficie totale) e per gli ortaggi (55.000 ettari, quasi l’11% della superficie nazionale a orticole);
  • secondo posto al mondo per superficie a vite biologica (oltre 105mila ettari il 15,8% della superficie nazionale a vite);
  • secondo produttore al mondo di cereali (dopo la Cina): 10 ettari su 100 sono biologici;
  • primo posto in Europa per numero di aziende biologiche.

… e nella trasformazionedei prodotti bio

 “A questi primati nell’ambito della produzione agricola – aggiunge Roberto Zanoni, presidente di AssoBio – si affianca la leadership mondiale delle aziende che trasformano i prodotti biologici: si tratta di oltre 18.000 imprese di ogni dimensione, cioè oltre 3mila in più di quelle tedesche e francesi, 15mila in più della Spagna. Siamo il primo esportatore dell’Unione Europea (con oltre 2 miliardi di euro) e il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti: prodotti biologici italiani si trovano negli scaffali dei negozi specializzati e dei supermercati di un’ottantina di Paesi, a testimonianza della fiducia e dell’apprezzamento per la qualità dei prodotti delle aziende italiane”.

Roberto Zanoni, presidente AssoBio

“Questi numeri” – continua Zanoni – da un lato fanno naturalmente piacere, dall’altro ci caricano di responsabilità per il nostro ruolo di rappresentanti del settore più dinamico e performante dell’agro-alimentare italiano, che vede continuamente nuovi player via via affiancare i pionieri del settore”.

“L’impegno è mantenere la leadership continentale per l’export, ma contemporaneamente aumentare la quota di consumi nazionali. L’Italia è al quinto posto al mondo e al terzo posto in Europa per entità del mercato interno, ma la spesa pro capite è ancora contenuta: parliamo di 52 EUR/anno, più o meno come il Belgio, più dei 42 della Spagna o dei 35 della Gran Bretagna, ma pochi se confrontati con i 288 EUR della Svizzera, i 278 della Danimarca o i 237 della Svezia”.

Gli strumenti per accompagnare e favorire la crescita del mercato interno?

“Migliorare continuamente il presidio della qualità, lavorare in ricerca e sviluppo per rispondere a anticipare la domanda del consumatore, potenziare il sistema di controllo con nuovi strumenti tecnologici, come le piattaforme per la tracciabilità delle transazioni. Ma anche lavorare sempre più sul versante dell’informazione, come Sana fa da oltre trent’anni.

L’impegno su informazione e promozione deve coinvolgere il sistema delle imprese e, auspicabilmente, il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo. Il regolamento europeo riconosce che la produzione biologico esplica una duplice funzione sociale, non solo rispondendo alla domanda dei consumatori di prodotti naturali, genuini e affidabili, ma anche fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale.

Scarica il programma di SANA 2019

Redazione