Il Green Deal europeo ed il programma nel settore alimentare

Green Deal: il cibo europeo come riferimento mondiale per la sostenibilità, dalla produzione alla trasformazione fino al consumo.

Pubblicato su Dicembre 18, 2019, 9:40 pm
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Porta la data dell’11 dicembre 2019 la comunicazione con la quale la Commissione Europea illustra al Parlamento Europeo un Green Deal per l’Unione europea (UE) e i suoi cittadini.

La Commissione europea presenta il Green Deal

Di fronte ai problemi legati al clima e all’ambiente, al riscaldamento globale ed ai cambiamenti climatici, al rischio di estinzione di un milione di specie, alla distruzione di foreste ed oceani, la Commissione europea risponde con una nuova strategia di crescita mirata “a trasformare l’UE in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse”.

La finalità di “proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell’UE” proteggendo anche la salute ed il benessere dei cittadini dalle conseguenze dei citati rischi ambientali deve essere perseguita  attraverso una transizione “giusta e inclusiva.

La comunicazione di dicembre individua una tabella di marcia iniziale delle politiche e misure principali necessarie per realizzare il Green Deal europeo.

Gli elementi del Green Deal

La Commisisone Europea indica esplicitamente gli elementi utili per definire il programma  e realizzare il Green Deal europeo attraverso normazione, investimenti, riforme e dialogo.

  • 1.          Trasformare l’economia dell’UE per un futuro sostenibile
  • 1.1.        Elaborare una serie di politiche profondamente trasformative, volte all’approvvigionamento di energia pulita in tutti i settori dell’economia, alla protezione e al ripristino degli ecosistemi naturali, all’uso sostenibile delle risorse e al miglioramento della salute umana.
  • 1.1.1.      Rendere più ambiziosi gli obiettivi dell’UE in materia di clima per il 2030 e il 2050; in sintesi il calendario programmatico della Commissione:
    • ·         La Commissione ha già delineato un chiaro programma per conseguire la neutralità climatica entro il 2050
    • ·         Entro marzo 2020 proporrà la prima “legge per il clima” europea
    • ·         Entro l’estate del 2020 presenterà un piano per la valutazione dell’impatto finalizzato ad aumentare in modo responsabile l’obiettivo dell’UE di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2030 di almeno il 50-55 % rispetto ai livelli del 1990.
    • ·         Entro il giugno 2021 riesaminerà tutti gli strumenti pertinenti della politica in materia di clima, e ne proporrà una revisione se necessario.
  • 1.1.2.      Garantire l’approvvigionamento di energia pulita, economica e sicura, che preveda un’ulteriore decarbonizzazione del sistema energetico è fondamentale per conseguire gli obiettivi 2030 e 2050 in materia di clima. La transizione verso l’energia pulita dovrebbe coinvolgere i consumatori e andare a loro beneficio.
  • 1.1.3.      Mobilitare l’industria per un’economia pulita e circolare; nel marzo 2020, la Commissione adotterà una strategia industriale dell’UE per affrontare la trasformazione verde e digitale e la politica per i “prodotti sostenibili”rientrerà nel piano d’azione per l’economia circolare finalizzata anche alla riduzione dei rifiuti.
  • 1.1.4.      Costruire e ristrutturare in modo efficiente sotto il profilo energetico e delle risorse, ricordando che gli edifici sono responsabili del 40 % del consumo energetico per cui gli Stati membri dovrebbero avviare un'”ondata di ristrutturazioni” di edifici pubblici e privati.
  • 1.1.5.      Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente tenuto conto per conseguire la neutralità climatica è necessario ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90 % entro il 2050 e “occorrerà il contributo del trasporto stradale, ferroviario, aereo e per vie navigabili”.
  • 1.1.6.      “Dal produttore al consumatore”: progettare un sistema alimentare giusto, sano e rispettoso dell’ambiente
  • 1.1.7.      Preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità 
  • 1.1.8.      Obiettivo “inquinamento zero” per un ambiente privo di sostanze tossiche; la Commissione adotterà nel 2021 un piano d’azione per l’inquinamento zero di aria, acqua e suolo.

Green Deal: cibo europeo come riferimento mondiale per la sostenibilità.

La Commisisone europea evidenzia che “la produzione alimentare provoca ancora inquinamento dell’atmosfera, dell’acqua e del suolo, contribuisce alla perdita di biodiversità e ai cambiamenti climatici e consuma quantità eccessive di risorse naturali, mentre una parte importante degli alimenti viene sprecata”.

alimentazione ed agricoltura devono contribuire agli obiettivi green

Non solo danno all’ambiente: regimi alimentari di scarsa qualità sono concause di obesità e malattie come quelle oncologiche.

Nella primavera 2020 la Commissione europea vuole presentare la strategia “Dal produttore al consumatore” per una politica alimentare più sostenibile.

La PAC e la politica comune della pesca sarano ancora strumenti fondamentali per raggiungere questi obiettivi tutelando i portatori di interessi: le proposte della Commissione per la PAC 2021-2027 prevedono che almeno il 40 % del bilancio complessivo della politica agricola comune e almeno il 30 % del Fondo per gli affari marittimi e la pesca contribuiscano all’azione per il clima.

Il piano strategico “Dal produttore al consumatore dovrebbero portare all’uso di pratiche sostenibili quali agricoltura di precisione, agricoltura biologica, agroecologia, agrosilvicoltura, nonché a norme più rigorose in materia di benessere degli animali.

Il che porta all’ambizione di ridurre in misura significativa l’uso di pesticidi chimici e i rischi connessi, nonché l’uso di fertilizzanti e antibiotici.

Il Green Deal spinge verso il biologico: i terreni coltivati ad agricoltura biologica dovranno aumentare in Europa.

La strategia “Dal produttore al consumatore” vuole contribuire alla realizzazione di un’economia circolare con riduzione degli impatti ambientali anche in sede di trasformazione e commercio, nonché alla lotta contro le frodi alimentari.

La Commissione “proporrà azioni per sostenere i consumatori nella scelta a favore di un’alimentazione sana e sostenibile e di una riduzione degli sprechi alimentari ed esplorerà nuove modalità per informarli meglio, anche attraverso strumenti digitali, fornendo loro dettagli ad esempio sulla provenienza, il valore nutritivo e l’impronta ambientale degli alimenti. Detta strategia conterrà inoltre proposte per migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore”.

L’integrazione della sostenibilità in tutte le politiche UE

Le ambizioni del Green Deal europeo comportano un ingente fabbisogno di investimenti, dal momento che per conseguire gli obiettivi 2030 in materia di clima ed energia si renderanno necessari investimenti supplementari per circa 260 miliardi di euro l’anno.

Ma non solo.

Per realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo saranno necessarie nuove tecnologie e soluzioni sostenibili, per cui la Commissione intende stimolare la ricerca e l’innovazione, facendo anche leva sull’istruzione e la formazione.

Il progetto è ambizionso, anche perché, lo testimonia il documento espressamente, l’Unione Europea vuole porsi come leader mondiale contro cambiamenti climatici e degrado ambientale.

L’UE intende mantenere  l’accordo multilaterale di Parigi come caposaldo della lotta ai cambiamenti climatici.

Fondamentali, quindi, i summit tra UE e Cina in programma nel 2020 a Pechino e a Lipsia, in vista della conferenza di Kunming sulla biodiversità e della conferenza delle parti a Glasgow, nonché i summit del 2020 tra Unione africana e UE.

Il patto europeo per il clima   

Il documento di dicembre 2019 anticipa i prossimi passi.

Entro marzo 2020 la Commissione varerà un patto europeo per il clima che prevede tre modi di coinvolgere il pubblico nell’azione per il clima, che si riportano testalmente:

  • promuoverà la condivisione delle informazioni, l’ispirazione e la comprensione delle minacce e delle sfide rappresentate dai cambiamenti climatici e dal degrado ambientale, così come delle soluzioni per affrontarle;
  • allestirà spazi fisici e virtuali in cui i cittadini possano esprimere le proprie idee e la propria creatività, collaborando a iniziative ambiziose a livello sia individuale che collettivo;
  • provvederà allo sviluppo delle capacità per favorire le iniziative dal basso in materia di cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente.

La Commissione in primis si impegna a ridurre il proprio impatto ambientale: nel 2020 presenterà il piano d’azione che intende attuare per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e la neutralità climatica entro il 2030, invitando intanto il Parlamento europeo e il Consiglio “ad approvare il Green Deal europeo e ad appoggiare pienamente le misure ivi contenute”.

Per la tabella di marcia allegata al documento clicca qui

Aggiornamento

Sulla Risoluzione del Parlamento europeo del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo, leggi articolo

Redazione