Inizia la “Notte degli Oscar” sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles, una Notte che mai come in questo 2020 é stata inserita in un ricco programma ispirato all’esigenza di salvaguardia dell’ambiente.
Si parlerà tanto nei prossimi giorni di candidati e vincitori, ma i riflettori in questi giorni sono stati puntati anche sulla tavola degli Oscar.
Una tavola ecosostenibile è stata apparecchiata per gli illustri commensali del mondo del cinema.
Già il menù del pranzo organizzato lo scorso 27 gennaio per i candidati era interamente vegano, inaugurato da formaggi vegani e hummus ed allietato sul finire da macarons al cocco.
Trionfo del vegan e del cibo responsabile
Tra poche ore, dopo la consegna delle 24 statuette, inizierà il dinner ufficiale con cui si conclude la Notte degli Oscar, il Governors Ball curato – da oltre 25 anni – da Chef Wolfgang Puck.
Il menù prevede oltre 70 piatti, ed il 70% sarà composto esclusivamente da vegetali. Non soltanto menù green: il cibo sarà comunque di provenienza responsabile ed ecosostenibile e sono bandite, come in tutti gli eventi Oscar 2020, le bottiglie di plastica.
L’Academy of Motion Pictures Arts and Science, organizzatrice dell’evento si pone in prima linea per la tutela dell’ambiente: “L’Academy è un’organizzazione di storyteller da tutto il mondo e dobbiamo alla nostra appartenenza globale l’impegno a sostenere il pianeta”. Precisa inoltre che “Negli ultimi dieci anni, l’Academy si è impegnata a ridurre la propria impronta di carbonio. Negli ultimi sette, lo spettacolo degli Oscar ha avuto un’impronta zero carbon. Continuiamo a sviluppare il nostro piano di sostenibilità con l’obiettivo finale di diventare carbon neutral”.
Del resto, lo ricordiamo, in Ratatouille, film per il quale nel 2008 Brad Bird vinse il Premio Oscar per il miglior film d’animazione, fu proprio un piatto di verdure preparato dal topo Rémy a conquistare il critico gastronomico Anton Ego (doppiato da Peter O’Toole, Premio Oscar alla Carriera nel 2003).