Nella riunione tenutasi oggi 18 ottobre 2020, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Manfredi, ha approvato un disegno di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti.
Il testo, rende noto Palazzo Chigi, prevede una “radicale semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate”, per agevolare la collocazione dei giovani nel mercato del lavoro.
La riforma annunciata ora dovrà essere approvata dal Parlamento .
Con l’entrata in vigore delle nuove norme, si prevede che il necessario tirocinio pratico-valutativo sia svolto all’interno dei corsi di laurea e che l’esame conclusivo del corso di studi divenga anche sede di esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione.
Laurea in veterinaria abilitante. Le classi di laurea e le relative professioni interessate
Il nuovo modello di abilitazione all’esercizio della professione si applicherà a Medicina veterinaria, ma anche alle lauree magistrali a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria, in Farmacia e farmacia industriale, in Psicologia.
Ed ancora, le lauree professionalizzanti
- in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio
- in professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali
- in professioni tecniche industriali e dell’informazione
abiliteranno all’esercizio delle professioni, correlate ai singoli corsi di studio, di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato.
Novità anche per le professione di dottore agronomo e tecnologo alimentare
Si prevede, infine, che gli ulteriori titoli universitari, conseguiti con il superamento dei corsi di studio che consentono l’accesso agli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di tecnologo alimentare, di dottore agronomo e dottore forestale, di pianificatore paesaggista e conservatore, assistente sociale, attuario, biologo, chimico e geologo, possano essere resi abilitanti, su richiesta dei consigli degli ordini o dei collegi professionali o delle relative federazioni nazionali.
In tal caso sarà necessaria l’adozione di uno o più regolamenti su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro vigilante sull’ordine o sul collegio professionale competente.
Con i medesimi regolamenti saranno disciplinati gli esami finali, con lo svolgimento di una prova pratica valutativa per il conseguimento delle lauree abilitanti.
In tal caso i titoli universitari conclusivi dei corsi di studio avranno valore abilitante all’esercizio della professione, previo superamento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi.
(fonte www.governo.it)