Organizzazione mondiale della sanità: preoccupazioni e misure. I “rimedi naturali” durante la pandemia.

L'OMS e le misure di contenimento del contagio da Covid-19; la definizione di contatto. La raccomandazione dell'OMS sui rimedi naturali.

Pubblicato su Aprile 01, 2020, 11:49 pm
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L’OMS esprime oggi, nel corso di una conferenza stampa su piattaforma digitale dalla sede di Ginevra con 370 testate giornalistiche accreditate tra cui Diritti a Tavola, preoccupazioni profonde per l’esplosione del virus che si é diffuso nel mondo.

Del resto, ricorda il Direttore Generale OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, “nelle ultime 5 settimane abbiamo assistito a una crescita quasi esponenziale del numero di nuovi casi, raggiungendo quasi tutti i paesi, territori e aree. Il numero di morti è più che raddoppiato nell’ultima settimana.

Nei prossimi giorni raggiungeremo 1 milione di casi confermati e 50 mila morti”.

Mentre i vaccini e i farmaci specifici non sono ancora disponibili per COVID-19 (74 Paesi si stanno adoperando per sperimentare nuovi farmaci), altre misure di salute pubblica e sociali svolgono un ruolo essenziale nel ridurre il numero di infezioni e nel salvare vite umane.

Distanza sociale e lavaggio delle mani

Sulle misure di contrasto alla diffusione del virus, l’OMS mantiene la propria linea.

“Le misure di allontanamento sociale e fisico mirano a rallentare la diffusione della malattia arrestando le catene di trasmissione di COVID-19 e prevenendo la comparsa di nuove. Queste misure” comunica l’OMS, “assicurano la distanza fisica tra le persone (di almeno un metro) e riducono il contatto con superfici contaminate, incoraggiando e sostenendo al contempo la connessione sociale virtuale all’interno delle famiglie e delle comunità”.

Un pensiero, però, ai Paesi più in difficoltà: ” Ad esempio, raccomandiamo il lavaggio delle mani e l’allontanamento fisico, ma riconosciamo anche che questa può essere una sfida pratica per coloro che non hanno accesso all’acqua pulita o che vivono in condizioni anguste. “

Durante la conferenza stampa, il Direttore Esecutivo Michael J. Ryan ha portato ad esempio le misure italiane di contrasto del Covid-19, approvando la scelta di procedere a progressive chiusure valutare gli effetti e le successive misure.

Lo hanno ricordato: questa è la prima pandemia di un coronavirus completamente nuovo nel mondo.

I rimedi naturali come contrasto al contagio

Nel corso della conferenza stampa, é stato richiesto un parere sull’opportunità o meno di consumo di alimenti o rimedi naturali, nella convizione che particolari proprietà possano contrastare il nuovo coronavirus.

L’OMS, in risposta, raccomanda la massima “prudenza” nell’uso individuale di rimedi naturali suggeriti dalla tradizione e considerati utili per contrastare il contagio da virus e quindi anche da Covid-19.

Proliferano, infatti, tra le persone i consigli sull’assunzione di zenzero, limone, spezie o altri prodotti considerati efficaci, in ragione dei propri valori nutrizionali, per combattere il coronavirus: l’OMS precisa che “non vi sono adeguate evidenze scientifiche della loro efficacia”.

Viene, pertanto, ribadito che i principi sono sempre gli stessi: proteggere sé stessi per proteggere la propria famiglia, i propri cari, la propria comunità attraverso autoprotezioni (guanti e mascherine sul cui uso si continua ad effettuare studi specifici), distanza sociale e precauzioni.

La definizione di “contatto” ai fini della valutazione del rischio

L’OMS torna a precisare in una nota anche la definizione del contatto, utile anche per contenere ragioni di preoccupazione.

Un contatto è una persona che “ha sperimentato una delle seguenti esposizioni nei 2 giorni precedenti e nei 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi di un caso probabile o confermato:

  • 1. contatto diretto con un caso probabile o confermato entro 1 metro e per più di 15 minuti;
  • 2. contatto fisico diretto con un caso probabile o confermato;
  • 3. Cure dirette per un paziente con probabile o confermata malattia COVID-19 senza utilizzare adeguati dispositivi di protezione individuale;
  • 4.Altre situazioni indicate dalle valutazioni del rischio locale”.

Per casi asintomatici confermati, il periodo di contatto viene misurato come i 2 giorni precedenti ai 14 giorni successivi alla data in cui il campione è stato prelevato che ha portato alla conferma.

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Redazione