Segno positivo per il biologico: i dati Mipaaft

Biologico in crescita: sempre più ettari e consumi raddoppiati
Pubblicato su Settembre 04, 2019, 12:28 am
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Confermato il trend positivo per il settore del biologico in Italia: l’agricoltura italiana è tra i più sostenibili in Europa.

Pubblicato oggi il dato dal MInistero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo: “L’agricoltura biologica è non solo una risposta valida in termini di produzione e di sicurezza alimentare per i consumatori, ma sta dimostrando di poter contribuire alla definizione della strategia per attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici, i quali possono pregiudicare la produzione agricola e la disponibilità delle forniture alimentari”.

Il biologico si conferma, quindi, come uno degli strumenti che rispondono alla necessità di apportare un cambiamento di rotta sul climate change.

I dati del biologico complessivamente stimolano la necessità di sostenere le filiere bio, i controlli e la promozione delle produzioni.

L’agricoltura biologica si consolida come settore d’interesse economico e produttivo per il Paese e costituisce un fiore all’occhiello nel panorama della qualità agroalimentare italiana.

I dati del biologico

trend positivo per l’agricoltura biologica

Il Dicastero giunge a tali conclusioni verificando i dati elaborati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) relativi all’anno 2018 l:

  • dal 2010 gli ettari di superficie biologica coltivata sono aumentati di oltre il 75%,
  • il numero degli operatori del settore di oltre il 65%
  • la superficie biologica raggiunta nel 2018  nel territorio italiano equivale  all’estensione della Regione Puglia
  • nel 2018 in Italia si è arrivati a sfiorare i 2 milioni di ettari di superfici biologiche, con un incremento rispetto al 2017 di quasi il 3%.
  • 49 mila ettari coltivati a biologico in più in soli 12 mesi
  • 79.000 unità, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 4% isoggetti coinvolti nel settore
  • L’incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2018 il 15,5% della SAU nazionale, e questo posiziona l’Italia di gran lunga al di sopra della media UE, che nel 2017 si attestava al 7,0%.

I dati confermano il primato dell’ Italia in Europa  per quanto riguarda il numero di operatori.

“È una crescita che può avere ritmi ancora più sostenuti e che deve interessare sempre più le aree del Paese maggiormente vocate all’agricoltura, dove il cambiamento climatico in atto e le problematiche del calo dei prezzi e dell’eccesso di chimica di sintesi stanno mettendo in crisi tutta l’agricoltura. Ci sono aree come la Pianura Padana, dove gli squilibri climatici impattano su terreni ormai quasi privi di sostanza organica e favoriscono nuovi parassiti che stanno creando danni gravissimi, il cui contenimento si potrà ottenere solo con sistemi di lotta biologica su aree vaste, anche urbane. Il modello agricolo biologico, tipicamente italiano, offre una prospettiva a tutta l’agricoltura non solo per renderla più resiliente, ma anche più sostenibile economicamente sia a livello nazionale che mondiale. La transizione al modello agricolo biologico necessita di una strategia integrata e di lungo periodo, dunque di una politica nazionale di settore e di investimenti pubblici in ricerca e innovazione per organizzare servizi alle imprese, insieme a una completa digitalizzazione del sistema di certificazione che deve essere sempre più efficiente, trasparente e semplificato”

Paolo Carnemolla, Segretario Generale di FederBio (fonte Federbio)

Il mercato del biologico in corsa: + 102 % dal 2013 a oggi.

L’evoluzione positiva del settore è stata confermata anche dai primi dati sul mercato del biologico (ISMEA).

I consumi crescono da oltre 5 anni senza soluzione di continuità (+102 % dal 2013 a oggi).

Secondo le stime ISMEA gli acquisti di prodotti bio sono aumentati di un ulteriore +1,5% nei primi mesi dell’anno. Un risultato positivo soprattutto se valutato in relazione ai quantitativi di merce presenti sul mercato, che vede ormai vicino il traguardo dei 3Mld di valore del comparto a fine 2019.

A trainare le vendite la GDO, con un +5,5%, a scapito delle quote dei negozi tradizionali (-7%), ma significativa anche la crescita del bio nei Discount (+20,7%).

Relativamente alle importazioni di prodotti biologici da Paesi terzi, dopo anni di continua crescita, nel 2018 si è verificata una flessione complessiva del 10% dei volumi importati. Tale diminuzione è da attribuire principalmente alla categoria dei prodotti industriali, che hanno registrato un calo del 50% rispetto al 2017.

Continua invece la crescita delle importazioni di cereali e di ortaggi e legumi, rispettivamente del 14% e 11%.

( Fonte: Ufficio Stampa Mipaaft)

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