Ha attraversato continenti e viaggiato per millenni, fino ad arrivare nelle nostre dispense, una spezia dal profumo avvolgente, intenso, pungente e versatile, dalle grandi capacità benefiche. Perfetta per le preparazioni sia dolci che salate, è utilizzata come ingrediente principale in infusi e bevande. Il suo aroma lo si percepisce all’istante, tanto da diventare, in candele e profumi, una dei simboli delle festività natalizie. È la cannella.
Ripercorriamo la sua storia fin dalle origini, spostandoci dall’oriente all’Egitto, dai greci ai romani.
COS’E’ LA CANNELLA E DA DOVE VIENE
Prima di vedere la sua storia, capiamo bene cosa sia.
A differenza di molte altre spezie, la cannella non deriva né da un seme né da un frutto, ma dalla pianta stessa, o per meglio dire, dalla sua corteccia.
Viene estratta da due tipi di piante, simili tra loro, entrambe della famiglia delle Lauraceae. La prima è la Cynnamomum cassia, di origine cinese, meno pregiata è più grossolana e assomiglia come aspetto al sughero. Il suo aroma è più dolce e meno intenso. L’altra, la più preziosa, è la Cinnamomum verum o zeylanicum, è una cannella proveniente dall’India meridionale e soprattutto dallo Sri Lanka. Da queste 2 piante viene estirpata la corteccia ed essiccata fino a formare il classico bastoncino che conosciamo, venduto intero o triturato in polvere.
LA SPEZIA MILLENARIA
Tornando indietro nel tempo il suo primo utilizzo documentato risale al 2700 a.c., in Cina. L’Imperatore Chen-Long la inserisce in una lista di medicinali, sperimentando con altre spezie più di 15 mila formule. Dalla Cina ci spostiamo in Egitto, dove gli antichi sacerdoti utilizzano la cannella in preparazioni terapeutiche e, in caso di morte, come ingrediente del rito dell’imbalsamazione.
Viene documentata anche dai Greci e Dai Romani, ma il suo utilizzo culinario principale prende piede in Europa nel medioevo. È in questo periodo che assume una enorme importanza diventando il simbolo del potere e dell’aristocrazia, la spezia dei re. Pare che durante i banchetti, la quantità di cannella era proporzionale all’importanza degli ospiti.
Dal Rinascimento il suo commercio è legato alla sorte paese in cui cresce più rigogliosa, lo Sri LanKa. L’isola viene invasa prima dai Portoghesi e successivamente dagli Olandesi, che introducono uno sfruttamento coloniale del territorio. Da qui comincia un commercio continuativo dallo Sri Lanka ai paesi anglosassoni e germanici.
TRA STORIA E LEGGENDA
Una spezia così antica, in grado di attraversare millenni ed essere presente in tutte le grandi civiltà antiche, porta con sé non solo la storia, ma anche dei miti e delle leggende.
Secondo un’antica leggenda la cannella è tra gli arbusti con cui l’araba fenice costruisce il suo nido, e proprio per questo in sé avrebbe raccolto le ceneri dell’animale, che le avrebbero donato capacità curative e terapeutiche. Persino il poeta latino Ovidio, nella Metamorfosi, associa il mito della fenice al profumo della cannella.
Un’altra citazione illustre è quella nella Bibbia, dove su ordine divino Mosè avrebbe dovuto ungere l’arca dell’alleanza con un “balsamo Pregiato” di cui la cannella era parte.
Ora, mentre oggi la adoperiamo per preparare una tisana o un dolce, possiamo dire di star assaporando qualcosa che è passata dalle mani di imperatori, re, principi, che ha attinto poteri da creature mitologiche e che ha attraversato intatta i millenni.
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