È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L48 dell’11 febbraio 2021 il Regolamento di Esecuzione (Ue) 2021/166 della Commissione del 10 febbraio 2021 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2015/1368 per quanto riguarda la proroga dei programmi nazionali nel settore dell’apicoltura.
La normativa UE disciplina i termini delle procedure dei suddetti programmi.
In particolare:
- Il regolamento di esecuzione (UE) 2015/1368, per quanto riguarda gli aiuti nel settore dell’apicoltura, stabilisce le norme per la notifica, l’approvazione e la modifica dei programmi apicoli nazionali
- Ai sensi del regolamento (UE) 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio, i programmi nazionali elaborati per il periodo dal 1° agosto 2019 al 31 luglio 2022 devono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022
- Il massimale annuale per il Fondo europeo agricolo di garanzia («FEAGA») è stabilito nel Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio.
Proprio nei limiti di questo massimale, il Fondo finanzia il contributo UE ai programmi apicoli, con effetto a partire da quest’anno.
L’importo totale previsto nel quadro finanziario pluriennale per il FEAGA comprende un innalzamento a 60 milioni di euro all’anno per i programmi nel settore dell’apicoltura.
I termini per le modifiche dei programmi nazionali
In ragione della proroga e dell’aumento del bilancio per il settore, gli Stati membri dovranno modificare i rispettivi programmi nazionali dell’apicoltura.
Il Regolamento oggi pubblicato, dunque, così modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2015/1368:
- Entro il 15 marzo 2021 gli Stati membri notificano alla Commissione la modifica dei programmi nazionali tenendo conto del contributo maggiorato dell’UE a decorrere dal 2021
- Le modifiche dei programmi apicoli saranno approvate dalla Commissione entro il 15 giugno 2021
- I pagamenti relativi alle misure attuate dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2022 sono effettuati tra il 16 ottobre 2022 e il 15 ottobre 2023.
Attrezzature per apicoltura: bestseller (link pubbl.)
BIO: OLTRE 4 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI PER LA RICERCA