Dazi USA: la risposta della Commissione europea

La Commissione Europea introduce dazi doganali addizionali per alcuni prodotti USA "in compensazione" delle integrazioni dei dazi USA di febbraio

Pubblicato su Aprile 07, 2020, 9:15 pm
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Entra in vigore oggi, giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/502 della Commissione del 6 aprile 2020 relativo ad alcune misure di politica commerciale riguardanti determinati prodotti originari degli Stati Uniti d’America.

Il provvedimento é connesso agli aumenti dei dazi USA su alcuni prodotti importati dall’Unione europea, tra cui alcuni componenti dei trattori ad uso agricolo

La risposta UE, infatti, non si è fatta attendere.

Le misure USA

Il 24 gennaio 2020 gli Stati Uniti d’America hanno adottato un aumento delle tariffe doganali applicate alle importazioni di determinati prodotti derivati dall’alluminio e dall’acciaio, a decorrere dall’8 febbraio 2020 e con durata illimitata.

Malgrado tali misure siano state definite dagli Stati Uniti come misure di sicurezza, la Commissione non esita a ritenerle espressamente “misure di salvaguardia” che limitano “le importazioni allo scopo di proteggere l’industria nazionale dalla concorrenza estera e garantirne la prosperità commerciale”.

L’accordo che istituisce l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sulle misure di salvaguardia riconosce il diritto di ogni esportatore interessato da una misura di salvaguardia di sospendere nei confronti di chi l’ha adottata l’applicazione di obblighi sostanzialmente equivalenti.

Perché ciò possa accadere, il tentativo di raggiungere “una soluzione soddisfacente” in sede di consultazioni deve aver avuto esito negativo, come è accaduto proprio tra Stati Uniti e Unione europea.

Le misure UE

La Commissione evidenzia che le misure di salvaguardia adottate dagli Stati Uniti possono avere “notevoli ripercussioni economiche negative sulle industrie dell’Unione interessate; limiterebbero significativamente le esportazioni dell’Unione verso gli Stati Uniti di determinati prodotti derivati dall’alluminio e di determinati prodotti derivati dall’acciaio”.

Nel solo 2019 il valore delle esportazioni UE in tale settore è stato pari a quasi 40 milioni di euro.

L’Unione Europea, pertanto, ha inteso procedere ad una sospensione delle concessioni commerciali “sotto forma di un aumento dei dazi doganali su determinati prodotti originari degli Stati Uniti importati nell’Unione, che rispecchi e non superi l’importo che risulterebbe dall’applicazione dei dazi statunitensi alle importazioni negli Stati Uniti dei pertinenti prodotti derivati dall’alluminio e dei pertinenti prodotti derivati dall’acciaio dell’Unione”.

In sostanza, la Commissione ha compensato la perdita economica con un aumento dei dazi in entrata per pari importo e tempistica.

Ed infatti, ha garantito che “i dazi doganali addizionali siano proporzionati agli effetti delle misure di salvaguardia degli Stati Uniti e non eccessivi”, riguardando peraltro le importazioni di prodotti originari degli Stati Uniti, da cui l’Unione non dipende fortemente per il proprio approvvigionamento anche a tutela dei consumatori.

Le fasi dei dazi doganali

I dazi doganali addizionali dovrebbero essere applicati in due fasi.

Prima fase:

  • dazi ad valorem del 20% e del 7% – a decorrere dall’8 maggio 2020 e finché gli Stati Uniti non cessino di applicare le misure di salvaguardia ai prodotti provenienti dall’Unione alle importazioni – dei prodotti di cui all’articolo 1, paragrafo 2, lettera a (altri accendini ed accenditori al 20% e Guarnizioni per mobili, carrozzerie e simili al 7%).

Seconda fase,

  • ulteriori dazi ad valorem addizionali del 4,4% – a decorrere dall’8 febbraio 2023 o data precedente in attesa delle disposizioni OMC – sulle importazioni dei prodotti di cui all’articolo 1, paragrafo 2, lettera b) (carte da gioco)

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Redazione