Decreto Rilancio: misure per imprese e famiglie. Il settore agroalimentare

Prime anticipazioni sulle misure del Decreto Rilancio per le famiglie e per imprese e professionisti dei vari settori. Niente TOSAP per bar e ristoranti. Ulteriori misure per il settore agroalimentare.

Pubblicato su Maggio 13, 2020, 11:58 pm
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Viene annunciata in conferenza stampa l’approvazione del Decreto Rilancio, che prevede misure per imprese e famiglie.

Un testo complesso con oltre 250 articoli, ma si tratta di una manovra da 55 miliardi di euro, “pari a due leggi di bilancio”, precisa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

In attesa della pubblicazione del testo, si riporta quanto emerso nel corso della conferenza stampa di oggi.

Le prime anticipazioni sul Decreto Rilancio

Si anticipano una serie di misure del Decreto Rilancio a favore di imprese e famiglia, all’indomani di un periodo di estrema difficoltà.

Vengono potenziate le casse integrazioni e i bonus per autonomi; il decreto prevede passaggi burocratici che consentano erogazioni più spedite di quanto accaduto fino ad adesso.

Tra le misure previste: per le imprese riduzione delle tasse e sconti fiscali, sgravi per affitti e bollette elettriche; per le famiglie, reddito di emergenza per le fasce di popolazione che hanno più bisogno.

Sono 25.6 miliardi di euro i fondi per i lavoratori, per rifinanziare e rafforzare le casse integrazioni e bonus professionisti, quegli ammortizzatori sociali che il Premier definisce “anche economici perché servono alle imprese per preservare la loro efficienza produttiva”.

Per gli autonomi professionisti, in particolare quelli iscritti alle gestioni separate INPS, è previsto un bonus di € 600 subito, integrabili in una seconda tranche con un ristoro fino a mille euro.

Misure per le imprese

A circa 16 miliardi di euro ammontano le misure per le imprese, che verranno erogati in varie forme, tra cui

  • indennizzi a fondo perduto per le piccole imprese,
  • forme di incentivi e di agevolazioni varie per medie e piccole imprese,
  • forme di ricapitalizzazione e sostegno per le imprese più grandi.

Si tagliano 4 miliardi di tasse, per tutte le imprese fino a 250 miliardi di fatturato: “Via la prima rata dell’IMU per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari, sconti fiscali per ristoranti ed anche teatri, per tutti quegli esercizi aperti al pubblico che dovranno adeguare alla normativa anti covid le strutture”.

Vengono rinviati tutti gli adempimenti, tutte le ritenute IVA e contributi previdenziali INAIL, a settembre, compresi il pagamento delle cartelle esattoriali.

Ci saranno aiuti a pagare gli affitti dei locali: fino al 60% degli affitti pagati in questi tre mesi verranno recuperati.

Interventi per le famiglie

Da 400 fino a 600 euro per due mesi è quanto prevede il Decreto Rilancio come reddito di emergenza per le famiglie con reddito ISEE fino a € 15.000; confermato il bonus baby sitting e raddoppiato per chi non lo ha utilizzato.

I bonus potranno essere spesi anche per i centri estivi

Rinnovati, anche, i congedi parentali fino a trenta giorni nel settore privato e incrementati i fondi a sostegno dei disabili.

Ulteriori misure nel Decreto Rilancio

Per la ripresa dell’edilizia, il Decreto Rilancio prevede superbonus per la ristrutturazione della casa, con detrazione del 110% per sisma bonus ed eco bonus.

Vengono destinati fondi anche per sanità, scuola (per quest’ultima previste nuove assunzioni per 78.000 nuovi docenti), ricerca (in previsione nuovi 4.000 ricercatori).

Il Decreto Rilancio intende rilanciare il turismo.

Viene introdotto un bonus turismo di € 500 per le famiglie con ISEE fino a € 50.000 e sono previste ulteriori misure; bar e ristoranti potranno occupare suolo pubblico senza pagare la TOSA.

Misure anche per il settore cultura con erogazione di indennità e costituzione di fondo cultura finalizzato alla promozione di investimenti.

Misure per il settore agro-alimentare

Per il settore agroalimentare su cui permangono le misure previste per tutte le imprese, la Ministra Bellanova ha precisato una ulteriore dotazione specifica del Decreto Rilancio, per valorizzare i prodotti italiani.

Un miliardo e 150 milioni di euro sono stati destinati per sostenere la filiera agricola; gli interventi saranno finalizzati ai settori che hanno più sofferto in questo periodo (florovivaismo, agriturismo, filiera del vino).

La filiera del vino, precisa la MInistra, ha risentito pesantemente nella collocazione sul mercato dei prodotti per la sospensione del settore HORECA.

Il Decreto Rilancio prevede, poi, ulteriori misure specifiche:

  • 250 milioni gestiti dall’ISMEA per facilitare l’accesso al credito delle imprese e
  • 250 milioni di euro destinati al fondo degli indigenti gestiti con il volontariato.

In particolare, per quanto riguarda questo aspetto, il fondo sarà finalizzato a non produrre spreco nelle campagne con acquisto dei prodotti che saranno destinati alle tavole degli indigenti.

Con commozione la ministra Bellanova ha annunciato la disposizione di cui all’art. 110 bis per cui con il Decreto Rilancio “gli invisibili saranno meno invisibili”, nella battaglia contro il caporalato.   

Redazione