Export Cina: sanità animale e petfood al centro degli incontri

Export: conclusa la visita in Cina della delegazione del Ministero della Salute sulle tematiche

Pubblicato su Settembre 03, 2019, 5:43 pm
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Si é discusso di sanità animale e petfood nella visita appena conclusa in Cina da parte della delegazione italiana guidata dal dott. Silvio Borrello, Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari Capo dei servizi veterinari presso il Ministero della Salute.

La delegazione ha incontrato il Direttore generale del ministero dell’agricoltura e degli affari rurali (MARA) ed il Direttore dell’amministrazione generale delle dogane cinesi (GACC).

Export Italia – Cina: lo stato attuale delle malattie aviarie e suine in Italia

Argomenti della visita sono stati principalmente l’influenza aviaria, la malattia vescicolare dei suini e la peste suina africana; si è parlato di cooperazione scientifica in ambito veterinario sulle malattie.  La dott.ssa Antonia Ricci dell’IZS delle Venezie, e il dott. Francesco Feliziani, dell’IZS di Umbria e Marche, hanno fornito la massima disponibilità a ricevere ricercatori cinesi presso i propri istituti e a collaborare a ricerche scientifiche comuni.

Per quanto riguarda l’influenza aviaria è stato consegnato il dossier per il riconoscimento dell’Italia quale Paese indenne dalla malattia e si è discusso di una possibile compartimentalizzazione del settore per evitare in futuro ulteriori blocchi in caso di comparsa di nuovi focolai.

La delegazione ha ricordato inoltre che è stata richiesta all’Organizzazione internazionale della sanità animale (OIE) la pubblicazione della attestazione (self-declaration) sullo stato di indennità dell’Italia da influenza aviaria da parte del Capo dei servizi veterinari (CVO).

Per la malattia vescicolare del suino è stato portato avanti un intervento per l’ampliamento della “macroregione” limitata ora alle regioni del centro nord.

Anche per questa patologia sono state fornite informazioni circa l’assenza del virus e la richiesta all’OIE di pubblicazione dell’auto-dichiarazione d’indennità.

Le ragioni del divieto di esportazione di petfood

Niente export per il petfood italiano © Diritti a Tavola

Ulteriore argomento dell’incontro è stato il petfood, un tema dichiaratamente più delicato.

Allo stato attuale, infatti, non è possibile l’esportazione verso la Cina di alimenti per animali da compagnia contenenti carne bovina e avicola non è permesso.

Due, in particolare, le ragioni del divieto di export:

  • presenza nel petfood di sottoprodotti (fegati, intestini, etc.) di bovino che ricadono in una categoria non ancora autorizzata dall’Autorità cinese nonostante il bando per la encefalopatia spongiforme bovina (BSE, cd. sindrome “mucca pazza”) sia stato già rimosso;
  • mancato riconoscimento dell’Italia Paese indenne da influenza aviaria ad alta patogenicità da parte della Repubblica Popolare Cinese.

Il limite potrebbe essere a breve rimosso vista la prossima pubblicazione da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) dell’attestazione di indennità, fermo restando la positiva valutazione del dossier consegnato nel corso dell’incontro.

FOCUS NORMATIVO

La peste suina africana

L’Unione europea ha stabilito misure di prevenzione e controllo da applicare laddove si sospetti o confermi la peste suina africana nelle aziende o nei cinghiali. Questi includono misure di informazione e misure per prevenire ed eradicare la malattia.

La legislazione generale che fornisce lo strumento per il controllo della peste suina africana nell’UE è la direttiva 2002/60 / CE del Consiglio, del 27 giugno 2002.

In questo quadro, le ultime misure specifiche di regionalizzazione adottate in relazione all’evoluzione della situazione dell’ASF nell’UE sono incluse nella decisione di esecuzione della Commissione del 9 ottobre 2014 (2014/709 / UE (modificata da ultimo dalla decisione di esecuzione della Commissione UE 2019/1373 del 22 agosto 2019 insieme alla decisione di esecuzione UE 2019/1334 della Commissione del 7 agosto 2019).

Con decisione 2003/422 / CE la Commissione Europea ha approvato un manuale diagnostico per la peste suina africana.

Riportiamo tre argomenti di interesse:

  • La malattia non colpisce altre specie animali né l’essere umano;
  • La prevenzione può essere praticata tramite controlli di importazione e corretto smaltimento dei rifiuti alimentari da aeromobili / navi provenienti da paesi infetti.
  • Non esiste al momento alcun vaccino.
Redazione