Nel 2018 la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha chiesto all’EFSA di elaborare un parere scientifico su “Un approccio olistico per la valutazione dei rischi da fattori multipli di stress nelle api da miele”.
Il parere come richiesto deve tener conto non solo degli effetti cumulativi e sinergici dei pesticidi, ma anche delle questioni legate alla varietà genetica delle api, agli agenti patogeni, alle pratiche di gestione delle api e all’ambiente delle colonie.
Il parere, come precisa la stessa EFSA, dovrà essere di ausilio anche per l’iniziativa di partenariato UE per le api fornendo linee guida per la raccolta e la condivisione dati armonizzati.
Consultazione pubblica dal 7 gennaio sulla valutazione dei rischi da fattori multipli di stress nelle api mellifere
Il comitato scientifico dell’EFSA ha avviato una consultazione aperta sul proprio progetto di parere da inoltrare alla Commissione europea: il tema è appunto la valutazione del rischio ambientale da fattori multipli di stress nelle api mellifere.
Il parere scientifico è in linea con le aspirazioni delineate nel Green Deal europeo e nella Strategia dell’EFSA 2027.
Si tratta di un’opportunità di approfondimento e partecipazione sulle problematiche delle api mellifere nel sistema della valutazione del rischio ambientale.
Il progetto del parere scientifico EFSA
Nella nota pubblicata oggi, L’EFSA presenta proprio l’approccio olistico alla base del progetto, ed in particolare le strategie di monitoraggio e modellazione.
Questo approccio, precisa l’Autorità, potrebbe contribuire in modo sostanziale allo sviluppo futuro delle valutazioni del rischio ambientale di più fattori di stress su scale spaziali e temporali più ampie.
Già al momento della presentazione del progetto EFSA MUST-B (Developing a holistic and integrated risk assessment approach of multiple stressors in bees), avviato nel 2015, sono state presentate le ragioni dell’intervento.
L’eccessiva mortalità di api e l’indebolimento delle colonie di api da miele potrebbero portare a una vera e propria crisi di impollinazione (pollination crisis) e mettere in difficoltà i settori dell’apicoltura e dell’agricoltura dell’Unione Europea.
È stato necessario approntare una metodologia RA adeguata per tenere conto della complessità dell’ambiente delle api (molteplici fattori di stress ed effetti a livello di colonia e paesaggio) e per determinare i fattori che portano a quelle eccessive mortalità di api e, infine, per fornire adeguate azioni di mitigazione.
Il sistema di monitoraggio e modellazione
Secondo il progetto per cui è aperta la consultazione, il monitoraggio si basa su una rete di alveari sentinella posizionati in zone climatiche e paesaggi rappresentativi nell’UE e collegati a una piattaforma per l’archiviazione e l’analisi dei dati.
Il sistema di modellazione, ApisRAM, descritto del documento all’esame degli interessati (da pag. 27) che simula una colonia di api mellifere nel modo più accurato possibile, si basa sui dati del sistema di monitoraggio, cioè delle colonie di api e del loro ambiente.
In sostanza, ApisRAM fornà un modello di una colonia di api, seguendo le singole api durante il loro ciclo di vita e ricreando il loro comportamento e processo decisionale.
Il modello sarà continuamente informato da nuove conoscenze scientifiche provenienti dalla ricerca.
Il progetto viene presentato come strumento di supporto per l’apicoltura, l’agricoltura, la ricerca, la valutazione del rischio e la gestione del rischio, a vantaggio della società in generale.
Infine, vengono evidenziate le lacune relative alla valutazione del rischio ambientale. Dovranno essere compilati per consentire la piena attuazione dell’approccio basato sui sistemi.
Il parere scientifico che riunirà e sintetizzerà i risultati delle varie attività, il cui progetto è stato oggi pubblicato per la consultazione pubblica, nella versione che sarà definitiva è considerato il culmine del progetto EFSA MUST-B.
Viene anche indicata nella bozza del progetto il calendario del programma progettuale.
Le osservazioni scritte: quando e come presentarle
Chiunque è interessato può presentare osservazioni scritte sui contenuti della bozza di parere entro il prossimo 25 febbraio 2021.
I commenti saranno valutati dall’EFSA e dal gruppo di esperti.
Per aderire alla consultazione pubblica, si deve utilizzare il modello elettronico fornito nel portale EFSA per inviare commenti e fare riferimento ai numeri di riga e di pagina; per agevolare il riferimento del parere a cui si formula l’osservazione, ogni pagina e ogni riga del progetto.
Per inviare dati aggiuntivi a supporto dei tuoi commenti o file, è disponibile una funzione di caricamento nello strumento (per una dimensione massima di 1Mb file); altrimenti si può anche contattare la casella di posta funzionale dell’unità specifica SCER.PublicConsult.10@efsa.europa.eu.
I commenti, per i quali l’EFSA indica nel portale il regolamento sul diritto d’autore e sull’utilizzo, non saranno presi in considerazione se:
- presentati dopo la data di chiusura della consultazione
- presentati in qualsiasi forma diversa da quella prevista nelle istruzioni e nel modello
- non correlati al contenuto del documento
- contenenti reclami contro istituzioni, accuse personali, dichiarazioni o materiale irrilevanti o offensivi
- riguardanti aspetti politici o di gestione del rischio, che esulano dall’ambito dell’attività dell’EFSA.
Per partecipare alla consultazione pubblica, visionare la bozza di parere e inoltrare i commenti mediante format telematico, link
(fonte EFSA)
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