Si è tenuta l’Assemblea dell’OI Pomodoro da industria Bacino Centro-Sud Italia, chiamata ad adottare il “Codice etico per la sostenibilità sociale e ambientale della filiera del pomodoro da industria del Bacino del Centro Sud-Italia”.
Nel pomeriggio è intervenuta la Ministra Teresa Bellanova, manifestando così la propria approvazione all’iniziativa “Plaudo all’adozione del codice etico. Passo in avanti nella tutela dei lavoratori e della reputazione delle imprese”.
Le dichiarazioni della Ministra Bellanova
Ha dichiarato in
particolare che “L’adozione del Codice etico su cui oggi siete chiamati a
decidere può essere un pilastro della strategia di salvaguardia di tutto il
settore. Per come è stato elaborato e per i suoi contenuti rappresenta un passo
in avanti nella tutela dei lavoratori, nella protezione della reputazione delle
imprese e di tutto il pomodoro made in Italy. Che stiate discutendo di
questo importante passo al ministero, testimonia la nostra vicinanza e il
nostro interesse a supportare al meglio la vostra azione”.
“L’ho detto anche in altre occasioni e lo ribadisco qui: la filiera del
pomodoro non è una filiera sporca”, ha proseguito la Ministra. “Per
me non esistono filiere sporche ma aziende che commettono reati e come tali
vanno punite. Su questo non dobbiamo arretrare ed è un lavoro che dobbiamo fare
insieme. Siamo contrari alle presunzioni di colpevolezza ma sappiamo come le
colpe di pochi ricadano su tutti in termini di perdita di credibilità del
comparto. Soprattutto se qualche paese dall’altra parte del mondo fa
generalizzazioni inaccettabili”.
“Il codice”, in conclusione, “affronta la sostenibilità
economica, sociale e ambientale. È la strada giusta. Solo se ci sono questi tre
aspetti c’è una vera e piena sostenibilità. Origine, tracciabilità, rispetto
dei diritti dei lavoratori, contrasto alle aste al doppio ribasso,
valorizzazione delle buone pratiche di coltivazione e di lavoro: sono tutti
punti del documento che si intrecciano con quanto il Governo sta mettendo in
campo per il settore. Siamo impegnati nella lotta ai caporali, così come nel
contrasto alle pratiche sleali di mercato. Lavoreremo insieme alle
Organizzazioni interprofessionali per far conoscere e valorizzare il vostro
lavoro. E per questo è necessaria una campagna di comunicazione istituzionale a
livello nazionale e internazionale. Insieme ne
individueremo obiettivi e messaggi”.
Sostenibilità economica, sociale e ambientale la chiave nevralgica, dunque, per lo sviluppo e la valorizzazione della filiera del pomodoro.
Fonte MIPAAF