Il Codice etico e la filiera del pomodoro

Il plauso del Ministro all'OI Pomodoro da industria Bacino Centro-Sud Italia: passo in avanti nella tutela dei lavoratori e della reputazione delle imprese

Pubblicato su Gennaio 31, 2020, 12:20 pm
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Si è tenuta l’Assemblea dell’OI Pomodoro da industria Bacino Centro-Sud Italia, chiamata ad adottare il “Codice etico per la sostenibilità sociale e ambientale della filiera del pomodoro da industria del Bacino del Centro Sud-Italia”.

Nel pomeriggio è intervenuta la Ministra Teresa Bellanova, manifestando così la propria approvazione all’iniziativa “Plaudo all’adozione del codice etico. Passo in avanti nella tutela dei lavoratori e della reputazione delle imprese”.

Le dichiarazioni della Ministra Bellanova

Ha dichiarato in particolare che “L’adozione del Codice etico su cui oggi siete chiamati a decidere può essere un pilastro della strategia di salvaguardia di tutto il settore. Per come è stato elaborato e per i suoi contenuti rappresenta un passo in avanti nella tutela dei lavoratori, nella protezione della reputazione delle imprese e di tutto il pomodoro made in Italy. Che stiate discutendo di questo importante passo al ministero, testimonia la nostra vicinanza e il nostro interesse a supportare al meglio la vostra azione”.

“L’ho detto anche in altre occasioni e lo ribadisco qui: la filiera del pomodoro non è una filiera sporca”, ha proseguito la Ministra. “Per me non esistono filiere sporche ma aziende che commettono reati e come tali vanno punite. Su questo non dobbiamo arretrare ed è un lavoro che dobbiamo fare insieme. Siamo contrari alle presunzioni di colpevolezza ma sappiamo come le colpe di pochi ricadano su tutti in termini di perdita di credibilità del comparto. Soprattutto se qualche paese dall’altra parte del mondo fa generalizzazioni inaccettabili”.

“Il codice”, in conclusione, “affronta la sostenibilità economica, sociale e ambientale. È la strada giusta. Solo se ci sono questi tre aspetti c’è una vera e piena sostenibilità. Origine, tracciabilità, rispetto dei diritti dei lavoratori, contrasto alle aste al doppio ribasso, valorizzazione delle buone pratiche di coltivazione e di lavoro: sono tutti punti del documento che si intrecciano con quanto il Governo sta mettendo in campo per il settore. Siamo impegnati nella lotta ai caporali, così come nel contrasto alle pratiche sleali di mercato. Lavoreremo insieme alle Organizzazioni interprofessionali per far conoscere e valorizzare il vostro lavoro. E per questo è necessaria una campagna di comunicazione istituzionale a livello nazionale e internazionale. Insieme ne individueremo obiettivi e messaggi”.

Sostenibilità economica, sociale e ambientale la chiave nevralgica, dunque, per lo sviluppo e la valorizzazione della filiera del pomodoro.

Fonte MIPAAF

Redazione