La Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale. I consigli per acquistare e cucinare.

Consumo eccessivo di sale: la maggior parte é contenuto già negli alimenti che assumiamo. I consigli per saper comprare e cucinare...con poco sale

Pubblicato su Marzo 07, 2020, 12:21 am
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Dal 9 al 15 marzo si svolgerà la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH)

Wash è un’Associazione, con partner in 100 Paesi, che si prefigge di migliorare la salute delle popolazioni di tutto il mondo attraverso il raggiungimento di una progressiva riduzione nel consumo di sale.

Obiettivo è il raggiungimento di meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS).

In molti Stati una percentuale tra il 60 e l’80% del sale consumato non viene aggiunto durante la cottura dei cibi o a tavola, ma è già presente negli alimenti confezionati.

Un consumo eccessivo di sale “favorisce l’aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardio-cerebrovascolare correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali”.

A livello globale ogni persona consuma tra gli 8 e i 15 grammi al giorno, ma, secondo la WASH la riduzione a meno di 5 grammi potrebbe comportare una prevenzione di circa 2,5 milioni di decessi ogni anno.

La settimana mondiale 2020 è stata dedicata al tema “Hide and Seek” (Nascondi e cerca) e mira soprattutto “a sensibilizzare l’industria alimentare e il settore della ristorazione sull’importanza della riformulazione dei prodotti e a incoraggiare i Governi e i professionisti della salute a favorire nella popolazione una maggiore consapevolezza sui benefici di un ridotto consumo di sale, secondo le raccomandazioni dell’OMS”.

Le 5 azioni concrete raccomandate da WASH per ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno

  1. usa erbe, spezie, aglio e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo
  2. scola e risciacqua verdure e legumi in scatola e mangia più frutta e verdura fresca
  3. controlla le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati
  4. riduci gradualmente il sale alle ricette preferite, le tue papille gustative si adatteranno
  5. non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

Il consumo di sale in Italia

L’OMS, lo ricordiamo, ritiene che il consumo di sale non deve superare i 5 grammi al giorno.

usare le spezie per limitare l’uso di sale

Il consumo medio giornaliero di sale in Italia è risultato superiore a 10 grammi negli uomini ed 8 nelle donne; tra 6 e 18 anni i ragazzi consumano 7,4 g di sale al giorno e le ragazze 6,7 g).

La percentuale media di sale assunto dagli Italiani non perché aggiunto in fase di cottura ma perché già è presente negli alimenti acquistati è pari al 64%; gli alimenti con maggiore apporto di sale sono pane e prodotti da forno, formaggi e salumi.

Con questi numeri è chiaro che limitare il sale aggiunto nell’ambiente domestico non può essere l’unico strumento per combatterne il consumo eccessivo.

I consigli del Ministero della Salute

  • Leggiamo attentamente l’etichetta nutrizionale per scegliere, in ciascuna categoria, i prodotti a minore contenuto di sale e cercare i prodotti a basso contenuto di sale, cioè inferiore a 0.3 grammi per 100 g (corrispondenti a 0.12 g di sodio)
  • Riduciamo l’uso di sale aggiunto in cucina, preferendo comunque, ove necessario, minime quantità di sale iodato.
  • Limitiamo l’uso di altri condimenti contenenti sodio (dadi da brodo, maionese, salse, ecc.) e utilizziamo in alternativa spezie, erbe aromatiche, succo di limone o aceto per insaporire ed esaltare il sapore dei cibi.
  • Non portiamo in tavola sale o salse salate, in modo che non si acquisisca l’abitudine di aggiungere sale sui cibi, soprattutto tra i più giovani della famiglia.
  • Riduciamo il consumo di alimenti trasformati ricchi di sale (snack salati, patatine in sacchetto, alcuni salumi e formaggi, cibi in scatola).
  • Scoliamo e risciacquiamo verdure e legumi in scatola, prima di consumarli.
  • Evitiamo l’aggiunta di sale nelle pappe dei bambini, almeno per il primo anno di vita.

(fonte Ministero della Salute, scarica opuscolo Poco sale…per guadagnare salute)

Redazione