TIROIDE E REGOLAZIONE METABOLICA

“LA TIROIDE: UNA GHIANDOLA CRUCIALE NELLA REGOLAZIONE METABOLICA. Aspetti funzionali, nutrizionali e fisiopatologici”: evento del 23 settembre 2024 anche in diretta streaming. Intervista al dott. Francesco Garritano, Responsabile scientifico e docente del corso
Pubblicato su Settembre 20, 2023, 12:17 pm
9 mins

Diritti a Tavola è media-partner di un nuovo evento formativo di grande interesse che si terrà il  23 settembre a Roma c/o il Best Western Globus Hotel ed in contemporanea diretta streaming “LA TIROIDE: UNA GHIANDOLA CRUCIALE NELLA REGOLAZIONE METABOLICA. Aspetti funzionali, nutrizionali e fisiopatologici”.

Roma, 23 Settembre 2023

LA TIROIDE: UNA GHIANDOLA CRUCIALE NELLA REGOLAZIONE METABOLICA

Aspetti funzionali, nutrizionali e fisiopatologici

Best Western Globus Hotel, Viale Ippocrate 119
e in contemporanea diretta streaming

MEDIA PARTNER

L’evento è organizzato da U.P.A.I.NU.C. (Università Popolare Accademia Internazionale di Nutrizione Clinica) ed è accreditato ECM per le professioni sanitarie di Medici, Odontoiatri, Biologi, Farmacisti, Dietisti, Psicologi, Fisioterapisti, Infermieri.

Ne parliamo con il Dott. Francesco Garritano, Biologo Nutrizionista Laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e in Scienze della Nutrizione, Responsabile scientifico e docente del corso.

Dott. Garritano perché ha voluto dedicare una giornata intera di formazione a questa piccola ghiandola? Qual è la sua importanza e quali sono le principali disfunzioni tiroidee?

Buongiorno a tutti. Ho voluto dedicare una giornata intera di formazione a questa piccola, ma indispensabile ghiandola del nostro organismo perché svolge davvero moltissime funzioni, non è isolata ma comunica con diversi organi-tessuti e inoltre sono sempre più diffuse le malattie tiroidee, quindi, diventa sempre più importante aiutarla attraverso le nostre scelte quotidiane che includono la nutrizione ma non solo.

Per capire la sua importanza, basti pensare che la tiroide è già formata alla dodicesima settimana di gestazione producendo da subito gli ormoni necessari e indispensabili per lo sviluppo intrauterino del SNC e dello scheletro del feto.

Stabilisce il ritmo metabolico dell’organismo, cioè, regola il livello di spreco o di risparmio energetico a parità di introito energetico quindi la Tiroide è la CENTRALINA DEL METABOLISMO, cioè se lavora troppo accelera molte funzioni fondamentali e quando è pigra lo diventa anche il nostro metabolismo.

  • Ha effetti cardiovascolari: cronotropo (frequenza di contrazione) e inotropo (forza di contrazione) positivo
  • Aumenta l’assorbimento intestinale
  • Aumenta la motilità della muscolatura liscia
  • L’ormone tiroideo T3 gioca un ruolo fondamentale nella crescita lineare e nel mantenimento della massa ossea
  • L’ormone tiroideo esalta quasi tutti gli aspetti del metabolismo dei grassi.

Prima ho accennato che le patologie della tiroide sono sempre più diffuse, nello specifico secondo l’Istituto Superiore di Sanità in totale circa 6 milioni di persone in Italia (massima diffusione nella fascia d’età 20-64 anni) sarebbero affette da una malattia della tiroide caratterizzata da alterazioni nella sintesi di ormoni tiroidei. Quali sono principalmente?

  • Ipotiroidismo subclinico e conclamato
  • Ipertiroidismo subclinico e conclamato
  • Noduli tiroidei caldi o freddi
  • Gozzo: carenza micronutrizionale
  • Carcinomi tiroidei
  • Tiroidite: processo infiammatorio della tiroide. Le tiroiditi possono avere diversa natura e provocare un’alterazione della quantità di ormoni tiroidei, più alta o più bassa del dovuto, nel sangue.
  • Sempre più diffuse sono le malattie autoimmuni tiroidee, nello specifico la tiroidite dii Hashimoto che spesso sfocia in ipotiroidismo e la sindrome di Basedow-Graves, anche chiamata malattia di Graves o morbo di Basedow può portare a ipertiroidismo.

Le disfunzioni di cui ci ha parlato quanto possono incidere sul benessere della persona compromettendone la stessa qualità di vita?

La risposta può sembrare banale, ma possono incidere molto sul benessere della persona e di conseguenza sulla qualità di vita della persona. Perché? Innanzitutto, perché queste patologie – per esempio l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo – hanno dei segni e dei sintomi, quindi, non sono solitamente asintomatici.

Per esempio, l’ipertiroidismo spesso si accompagna a tachicardia, eccessiva sudorazione, calo ponderale ecc.; al contrario l’ipotiroidismo spesso porta a manifestazioni come astenia, aumento di peso, mialgia ecc.

Inoltre, c’è da prendere in considerazione in caso di patologie autoimmuni tiroidee (come la Tiroidite di Hashimoto e la sindrome di Basedow-Graves) che essendo appunto delle malattie autoimmuni è bene intervenire tempestivamente per evitare l’insorgenza di altre malattie autoimmuni. Infatti studi mettono in evidenza che i soggetti affetti da Tiroidite di Hashimoto  hanno un rischio 5 volte  maggiore di contrarre  altre malattie  autoimmuni.

Esiste una predisposizione genetica a sviluppare queste patologie e quale influenza hanno i fattori epigenetici? quanto possono incidere fattori quali lo stile di vita, l’ambiente e l’alimentazione nella prevenzione e nella gestione di eventuali disfunzioni?

Principalmente per le malattie autoimmuni tiroidee c’è una predisposizione genetica, ma

  • Se la GENETICA è il patrimonio con cui nasciamo
  • l’EPIGENETICA dipende da NOI: il modo in cui i nostri geni si esprimono dipende soprattutto dalle NOSTRE scelte quotidiane.

Certamente l’epigenetica può incidere sulle disfunzioni tiroidee a partire dall’alimentazione all’ambiente (inquinamento, diossine, metalli pesanti noti come interferenti endocrini) in cui viviamo ai disturbi del sonno. Ma su questo non mi dilungo, dato che ne parlerà il mio collega e amico Dott. Mauro Miceli.

Il programma scientifico del corso prevede una sessione che affronterà il nesso tra intestino tiroide e autoimmunità. Può darci qualche anticipazione?

Certo.

L’intestino ha un ruolo centrale non solo nelle malattie autoimmuni tiroidee, ma anche nelle altre disfunzioni tiroidee come per esempio l’ipotiroidismo. Perché? Perché, se c’è una disbiosi intestinale, una leaky gut syndrome quindi alterata permeabilità intestinale si avrà un ridotto assorbimento di micronutrienti indispensabili per il buon funzionamento della tiroide come per esempio lo iodio e quindi contribuirà a peggiore questa condizione. Per quanto riguarda nello specifico il nesso tra intestino-tiroide-autoimmune è di fondamentale importanza, per esempio, il mimetismo molecolare del glutine ma ne parlerà nel dettaglio nel corso l’amico e collega Dott. Silvio Spinelli.

Durante il corso darà delle indicazioni pratiche ai partecipanti per una corretta alimentazione e integrazione che aiuti il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. Può darci qui qualche consiglio?

Certamente darò delle indicazioni pratiche ai partecipanti del corso. Si, con piacere vi darò pochi, ma essenziali consigli:

  • Fare un’abbondante, sana e varia colazione
  • Prendere in considerazione l’intestino per favorire una corretta funzionalità tiroidea
  • Fare attenzione alla sufficiente dose giornaliera di micronutrienti fondamentali per il buon funzionamento della tiroide
  • Equilibrare i pasti
  • Essere attivi e non sedentari

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Ringraziamo il Dott. Francesco Garritano e diamo appuntamento al corso “LA TIROIDE: UNA GHIANDOLA CRUCIALE NELLA REGOLAZIONE METABOLICA. Aspetti funzionali, nutrizionali e fisiopatologici” per avere aggiornamenti, conoscere nuove ricerche e metodi innovativi nella gestione degli aspetti clinici delle disfunzioni tiroidee in una unione di teoria e pratica.

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Monica Grant

Presidente e Coordinatore Comitato Scientifico di Diritti a Tavola

Presidente e Coordinatore Comitato Scientifico di Diritti a Tavola