Lo scorso 2 luglio la Commissione Europea, con tre distinte Decisioni, ha autorizzato due colture di granturco geneticamente modificato e ha rinnovato l’autorizzazione per un’altra coltura di granturco geneticamente modificato destinata come alimento e come mangime.
I provvedimenti autorizzano la sola importazione di granturco geneticamente modificato per l’uso in alimenti e mangimi, ma non la coltivazione nell’Unione Europea.
Si legge nel comunicato che i prodotti autorizzati all’importazione in UE “sono stati sottoposti a una procedura di valutazione completa e rigorosa, che garantisce un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell’ambiente”.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato, infatti, una “valutazione scientifica favorevole concludendo che questi tipi di granturco geneticamente modificato sono sicuri quanto i loro omologhi convenzionali”.
Le autorizzazioni sono valide per dieci anni e qualsiasi prodotto ottenuto da tali colture geneticamente modificate sarà soggetto alle rigorose norme dell’UE in materia di etichettatura e tracciabilità.
La Commissione aveva l’obbligo giuridico di decidere in merito a tali autorizzazioni dopo che gli Stati membri non avevano raggiunto una maggioranza qualificata a favore o contro l’autorizzazione in seno al comitato permanente e al successivo Comitato di appello.
(fonte Commissione Europea)