LA CANNELLA: PROPRIETÀ BENEFICHE ED EFFETTI NOCIVI

Nella medicina ayurvedica la cannella è considerata un rimedio per disturbi respiratori, digestivi e ginecologici. Un approfondimento sulle proprietà benefiche e sui potenziali effetti tossici di una spezia spesso presente nelle nostre tavole
Pubblicato su Dicembre 15, 2024, 11:28 pm
13 mins

La cannella è una spezia comune che viene utilizzata in tutto il mondo. È ottenuta dalla corteccia degli alberi del genere Cinnamomum, una pianta tropicale sempreverde che ha due varietà principali: Cinnamomum zeylanicum (CZ) e Cinnamon cassia (CC).

Viene spesso usata in cucina e nella medicina ayurvedica dove la cannella è considerata un rimedio adatto soprattutto per i disturbi respiratori, digestivi e ginecologici.

Quasi ogni parte dell’albero di cannella (la corteccia, le foglie, i fiori, i frutti e le radici), ha un uso medicinale o culinario.

Gli oli volatili ottenuti dalla corteccia, dalle foglie e dalla radice variano in modo significativo nella loro composizione chimica, il che suggerisce che potrebbero variare anche nei loro effetti farmacologici.

Le diverse parti della pianta possiedono infatti la stessa gamma di idrocarburi ma in proporzioni variabili, così la cannella offre una serie di oli con caratteristiche diverse.

Esiste una importante differenza tra la CC e la CZ, riguardo il loro contenuto di cumarina (1,2-benzopirone). Un cucchiaino di polvere di CC potrebbe contenere un quantitativo di cumarina al di sopra della assunzione giornaliera tollerabile raccomandata che è di 0,1 mg/kg di peso corporeo/giorno. Mentre la CZ contiene un quantitativo quasi nullo di cumarina. I cumarinici, ricordiamolo, sono sostanze fitochimiche con forti proprietà anticoagulanti, cancerogene ed epato-tossiche.

Sono stati eseguiti diversi studi sia in vitro che in vivo (su animali ed esseri umani) i quali hanno dimostrato numerosi effetti benefici sulla salute della CZ, come proprietà antinfiammatorie, attività antimicrobica, riduzione delle malattie cardiovascolari, aumento della funzione cognitiva e riduzione del rischio di cancro del colon.

La CZ ha mostrato una potenziale azione antimicrobica contro un’ampia varietà di batteri come Acinetobacter, Brucelle, Clostridi, Stafilococchi, Yersinia, Salmonella e numerosi funghi come gli Aspergilli.

Effetti in vitro e in-vivo sulla pressione sanguigna, controllo glicemico e lipidi

Si è osservato in vitro, che la CZ ha la capacità di ridurre l’assorbimento di glucosio intestinale post-prandiale inibendo l’attività degli enzimi coinvolti nel metabolismo dei carboidrati, di stimolare il metabolismo del glucosio e la sintesi di glicogeno, inibendo la gluconeogenesi.

In vivo si è osservata la riduzione del glucosio nel sangue a digiuno, la riduzione dei livelli di insulina, .la riduzione del colesterolo LDL con l’aumento del colesterolo HDL, e sappiamo quanto sia difficile aumentare il colesterolo “buono” con la semplice dieta; anche se il meccanismo tramite cui la CZ determini un abbassamento dei lipidi non è ancora stato chiaramente descritto in letteratura.

La CZ ha anche mostrato effetti benefici contro la neuropatia diabetica e la nefropatia.

La CZ avrebbe inoltre anche un effetto nell’abbassare la pressione sistolica. L’esatto meccanismo è ancora sconosciuto e sono necessari nuovi studi per chiarire questo problema. I risultati degli studi sugli animali hanno indicato che la cannella regola i livelli di pressione sanguigna attraverso la vasodilatazione periferica. Questa vasodilatazione potrebbe verificarsi attraverso le proprietà di blocco dei canali Ca 2+ .

Proprietà antiossidanti in vitro e in vivo

Gli oli essenziali ottenuti dalla corteccia di CZ hanno mostrato attività molto potenti, diminuendo la formazione di 3-nitrotirosina e inibendo la perossidazione lipidica indotta dal perossinitrito. Il perossinitrito è un anione con formula ONOO−; ed è un isomero di struttura instabile del nitrato, NO3-.

Gli estratti di corteccia di CZ sono molto attivi proprio nell’attività di scavenging dei radicali liberi.

In uno studio, il trattamento di alcuni soggetti con cannella, ha indotto una significativa riduzione della lipoperossidazione lipidica plasmatica intendendo con lipoperossidazione lipidica, la degradazione ossidativa degli acidi grassi insaturi indotta dai radicali liberi che inevitabilmente si formano nel corpo umano.

Altri effetti in vitro

Molto interessante è l’effetto studiato da alcuni ricercatori, nel controllo dell’Alzheimer. Infatti un estratto acquoso di CZ ha inibito l’aggregazione della tau. La proteina tau, come è noto, contribuisce al funzionamento dei neuroni nel cervello. Quando non funziona correttamente, forma aggregati e depositi provocando gravi malattie neurodegenerative come appunto la malattia di Alzheimer.

In un altro lavoro si è dimostrato che gli estratti di CZ facilitano la biosintesi del collagene nei fibroblasti dermici umani per cui questi estratti potrebbero essere utili nel trattamento anti-invecchiamento della pelle.

Gli estratti di CZ hanno anche mostrato forti effetti inibitori sulla osteoclastogenesi. Gli osteoclasti hanno la funzione di riassorbire l’osso erodendolo mediante gli enzimi di esocitosi e il pH acido, per cui questo effetto della CZ potrebbe essere sviluppato per utilizzare un nuovo approccio nel trattamento delle malattie osteopeniche.

CZ è noto per avere effetti anti-ulcera e anti-gastrici. Uno studio ha mostrato che è in grado di inibire efficacemente le lesioni emorragiche gastriche indotte da etanolo.

In altri studi la CZ ha indotto un effetto analgesico dose-dipendente e un effetto antinfiammatorio contro l’infiammazione cronica.

Effetti citotossici

Chulasiri et al., hanno dimostrato che gli estratti di etere e cloroformio di CZ hanno mostrato effetti citotossici su KB (linea di carcinoma umano) e cellule L1210 (linea di cellule linfoidi leucemiche.

L’estratto di cannella acquosa si è dimostrato più citotossico per le cellule cancerose a concentrazioni appena superiori a 0,16 mg/ml. A una concentrazione critica di 1,28 mg/ml, il trattamento con CZ ha determinato l’inibizione della crescita del 35-85% della maggior parte delle cellule cancerose.

Effetti nocivi

Alcune persone possono risultare allergiche alla cannella e in genere un suo uso eccessivo potrebbe irritare la bocca e le labbra anche in soggetti non allergici; potrebbe inoltre causare rossore e irritazione se applicata sulla pelle.

Come si è detto, può avere azione epatotossica a causa della cumarina che è comunque presente in quantità minima nella CZ.

Dato che la cannella potrebbe influenzare la glicemia, se si ha il diabete e si assumono integratori a base di cannella, potrebbe essere necessario adattare la terapia onde evitare brusche variazioni del glucosio ematico.

In generale se si assumono regolarmente dei farmaci, è necessario parlane con il proprio medico prima di iniziare a usare integratori di cannella poiché potrebbero influenzare il modo in cui funzionano antibiotici, farmaci per il diabete, anticoagulanti, farmaci per il cuore e altri.

Data comunque la mancanza di prove sulla sua sicurezza, i bambini, le donne incinte e le donne che allattano dovrebbero evitare la cannella come trattamento.

Conclusioni

In conclusione, sicuramente molti studi hanno mostrato che la CZ possiede proprietà anti-microbiche, antiparassitarie, antiossidanti e anti-radicali liberi. Inoltre la CZ sembra abbassare la glicemia, il colesterolo sierico e la pressione sanguigna, suggerendo effetti cardiovascolari benefici.

Poiché le diverse parti della pianta, possiedono proporzioni variabili di idrocarburi, ci sarebbe una grande varietà di benefici medicinali differenti.

Si ritiene che l’azione antimicrobica derivi principalmente dal potenziale degli oli essenziali idrofobici i quali sono in gradi di interrompere la membrana cellulare batterica. I saggi antibatterici, ottenuti mediante cromatografia su colonna, hanno chiaramente indicato che la cinnamaldeide è il composto primario responsabile della maggiore attività antibatterica.

Ci sono comunque ancora pochi studi effettuati sull’uomo, infatti la maggior parte sono stati eseguiti in vitro o in vivo su animali per cui sono necessari ulteriori approfondimenti clinici che possano portare a delle conclusioni importanti e soprattutto alla evidenziazione di eventuali effetti collaterali al fine di utilizzare la CZ come agente farmaceutico.

LA CANNELLA, UN VIAGGIO TRA TEMPO E SPAZIO

BISCOTTI PAN DI ZENZERO

BIBLIOGRAFIA

  1. Agasthya AS, Jayapal N, Naveenkumar E, Goud NR, Vijayanand J, Hemapriya J. Studio in vitro dell’attività antimicrobica delle spezie dell’India meridionale contro i patogeni enterici. Asian J Microbiol, Biotechnol Environ Sci. 2009; 11:173–180.
  2. Archer A. Determinazione dell’alcol cinnamaldeide, cumarina e cinnamil in cannella e cassia mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni. J Cromatogr. 1988; 447:272–276.
  3. Chericoni S, Prieto JA, Iacopini P, Cioni P, Morelli I. Attività in vitro dell’olio essenziale di cinnamomum zeylanicum ed eugenolo nei processi ossidativi indotti da perossinitrito. J Agric Food Chem. 2005; 53:4762–4765. DOI: 10.1021/JF050183E.
  4. Chulasiri MU, Picha P, Rienkijkan M, Preechanukool K. L’effetto citotossico dell’etere di petrolio e degli estratti di cloroformio dalla cannella di Ceylon (cinnamomum zeylanicum nees) si manifesta sulle cellule tumorali in vitro. Int J Droga grezza Res. 1984; 22:177–180.
  5. Chulasiri MU, Picha P, Rienkijkan M, Preechanukool K. L’effetto citotossico dell’etere di petrolio e degli estratti di cloroformio dalla cannella di Ceylon (cinnamomum zeylanicum nees) si manifesta sulle cellule tumorali in vitro. Int J Droga grezza Res. 1984; 22:177–180.
  6. Noudeh GD, Sharififar F, Noodeh AD, Moshafi MH, Afzadi MA, Behravan E, Aref M, Sakhtianchi R. Attività antitumorale e antibatterica di quattro frazioni di heracleum persicum desf. E cinnamomum zeylanicum blume. J Med Plants Res. 2010; 4:2176–2180.
  7. Paranagama PA, Wimalasena S, Jayatilake GS, Jayawardena AL, Senanayake UM, Mubarak AM. Un confronto tra i costituenti dell’olio essenziale della corteccia, della radice fogliare e del frutto della cannella (cinnamomum zeylanicum Blum), coltivato in Sri Lanka. J Natl Sci ha trovato Sri. 2010; 29:147–153.
  8. Peterson DW, George RC, Scaramozzino F, Lapointe NE, Anderson RA, Graves DJ, Lew J. L’estratto di cannella inibisce l’aggregazione tau associata alla malattia di Alzheimer in vitro. J Alzheimer’s Dis. 2009; 17:585–597. doi: 10.3233/JAD-2009-1083.
  9. Preuss HG, Echard B, Polansky MM, Anderson R. La cannella intera e gli estratti acquosi migliorano gli aumenti della pressione sanguigna indotti dal saccarosio nei ratti spontaneamente ipertesi. J Am Coll Nutr. 2006; 25:144–150. DOI: 10.1080/07315724.2006.10719525.
  10. Ranasinghe P, Pigera S, Premakumara GA, Galappaththy P, Constantine GR, Katulanda P. Proprietà medicinali della “vera” cannella (Cinnamomum zeylanicum): una revisione sistematica. BMC Complemento Altern Med. 2013 Ottobre 22; 13:275. DOI: 10.1186/1472-6882-13-275. PMID: 24148965; PMCID: PMC3854496.
  11. Shen Q, Chen F, Luo J. Studi comparativi sui costituenti chimici dell’olio essenziale di ramulus cinnamomi e cortex cinnamomi mediante GC-MS. Zhong Yao Cai. 2002; 25:257–258.
Margherita Borsa

Margherita Borsa, nata a Torino, è laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Igiene ed in Patologia Clinica. Ha conseguito il Perfezionamento in Biologia Molecolare e il Master in Nutrizione Clinica. Ha lavorato per molti anni come direttore di Laboratorio Analisi. Dal 2005 svolge l’attività di libero professionista come nutrizionista e nutrigenetista interessandosi anche di Nutrizione e Longevità. Inoltre insegna presso l’Università N. Cusano di Roma dove è anche responsabile scientifico del Master di Genetica ed Epigenetica applicata al trattamento Nutrizionale.

Margherita Borsa, nata a Torino, è laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Igiene ed in Patologia Clinica. Ha conseguito il Perfezionamento in Biologia Molecolare e il Master in Nutrizione Clinica. Ha lavorato per molti anni come direttore di Laboratorio Analisi. Dal 2005 svolge l’attività di libero professionista come nutrizionista e nutrigenetista interessandosi anche di Nutrizione e Longevità. Inoltre insegna presso l’Università N. Cusano di Roma dove è anche responsabile scientifico del Master di Genetica ed Epigenetica applicata al trattamento Nutrizionale.