I controlli nella filiera agroalimentare nei 4 mesi di emergenza Covid-19

Durante i primi quattro mesi di emergenza Covid-19 le filiere nazionali di qualità hanno proseguito la produzione. In espansione la filiera BIO.

Pubblicato su Giugno 03, 2020, 10:21 pm
5 mins [post-views]

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha pubblicato il Report sui controlli nella filiera agroalimentare nei 4 mesi dell’emergenza Covid-19.

Sono stati quasi trentamila i controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, che non soltanto non si è fermata ma ha garantito l’approvvigionamento nel quadrimestre interessato dall’emergenza sanitaria.

Dei 29.169 controlli, sono state 3.285 le ispezioni effettuate direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti di qualità DOP e IGP, al biologico, ai settori oleario e vitivinicolo.

Gli interventi ICQRF in emergenza Covid-19

Negli ultimi quattro mesi, in particolare, si è intensificata l’attività ispettiva sui canali eCommerce, tenuto conto del notevole incremento delle vendite online derivato certamente delle restrizioni per il contenimento del Covid-19.

Diversi interventi si sono resi, altresì, necessari anche a seguito delle segnalazioni di speculazioni e pratiche sleali.

Dal Rapporto si evince che oltre un terzo dei controlli è stato effettuato nel Nord Italia, in particolare in Lombardia e Veneto, “a garanzia delle maggiori e più consistenti produzioni Ig al mondo: il Grana padano, con oltre 5,2 milioni di forme e il “Sistema Prosecco”, con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019)”.

Le irregolarità sono in linea con i dati registrati prima dello stato emergenziale “a dimostrazione del fatto che non si è speculato in un momento di particolare difficoltà per tutto il mondo”.
 
“In questi quattro mesi l’agroalimentare italiano” ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova “ha continuato a garantire sicurezza, trasparenza e qualità dimostrando di essere uno dei settori più strategici durante la pandemia di Covid-19.

Gli uomini e le donne dell’ICQRF hanno continuato a vigilare per il bene della collettività e di quanti lavorano con impegno e sacrificio, contro le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere sane.

Le aziende, gli agricoltori, i braccianti agricoli con enorme senso di responsabilità non si sono mai fermati, neanche quando tutto il Paese era immobile, assicurando a tutti cibo sano e di eccellenza, tra enormi sacrifici e difficoltà”.  

I numeri dei controlli nel quadrimestre di emergenza

Sotto la vigilanza dell’Ispettorato della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF), le filiere nazionali di qualità hanno proseguito la produzione; i dati in questi quattro mesi:

  • 3,3 milioni di cosce di prosciutto marchiate;
  • 8 milioni di vaschette di prosciutto;
  • 3,9 milioni di forme di formaggio marchiate e 13,7 milioni di kg di formaggio grattugiato;
  • circa 2,6 milione di litri di olio DO/IG;
  • circa 26 milioni di Aceto balsamico di Modena;
  • 1,1 milioni di kg di riso e 6,7 milioni di kg di Pasta
  • 7,7 milioni di kg di ortofrutta a DO/IG.

Quanto al settore vitivinicolo, si riportano i dati del quadrimestre febbraio-maggio, in piena pandemia:

  • certificati 5,8 milioni di ettolitri di vino di qualità, pari ad oltre 773 milioni di bottiglie.
  • Il Prosecco, nelle sue tre denominazioni, è stato il vino più certificato: 1,2 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 160 milioni di bottiglie.

Anche la filiera BIO ha mantenuto una crescita costante: dal 1° febbraio 2020, sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 2.068 nuovi operatori per una superfice pari a 71.921 ettari.

Nella relazione sul primo trimestre l’espansione della superficie coltivata a BIO risultava pari ad 26.960 ettari.

Nel dettaglio delle ispezioni durante l’emergenza Covid-19

Le operazioni ispettive hanno investito, nella misura pari al 66%, i settori vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario; controlli anche nelle carni, uova,  pasta, riso e, in generale, i prodotti alimentari preconfezionati, stante il maggior consumo durante l’emergenza sanitaria.

Sono stati 558 gli interventi sui canali eCommerce da parte dell’Icqrf che ha operato per la rimozione, su piattaforme rilevanti, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.

Nel periodo febbraio – maggio 2020, infine, la percentuale maggiore di sanzioni irrogate dall’Icqrf ha riguardato

  • il settore vitivinicolo (286 provvedimenti emanati, pari ad oltre il 55% del totale),
  • a seguire quello delle produzioni agroalimentari a denominazione registrata con poco più del 24% del totale (pari a 125 ordinanze),
  • ed infine il settore concernente l’etichettatura dei prodotti alimentari (51 provvedimenti per circa il 10% del totale).

(fonte MIPAAF)

ICQRF: TUTELA DELLA QUALITÀ NEL PRIMO TRIMESTRE COVID-19

AGGIORNAMENTO PREVENZIONE COVID-19 NELLA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI

Redazione